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First Impressions di You Will Die Here Tonight

First Impressions di You Will Die Here Tonight

Ho ricevuto un codice Steam di You Will Die HERE Tonight del team di sviluppo Spiral Bound Interactive che è uscito proprio il giorno di Halloween. L’ho giocato in compagnia vocale di Len, che come sempre mi ha trodotto il gioco che non è localizzato in italiano. Mi ha piacevolmente sorpreso questo survival horror targato anni ’90 con prospettiva dall’alto.

In You Will Die Here Tonight la location è una sontuosa Mansion dove 6 coraggiosi della Divisione ARIES entrano per stanare un killer, ignari di quello che li aspetta. E infatti il titolo mica si sbaglia!

You Will Die Here Tonight, ovvero Tu Morirai Qui Stanotte (lo so perchè me lo ha tradotto Len!) è proprio così.

Tutti i sei coraggiosi protagonisti, tutti con il loro modo di fare e di affrontare le situazioni, moriranno inevitabilmente.

Ed è qui che scatta il bello del gioco!

Quando perdiamo un personaggio non perdiamo l’equipaggiamento! Tutto questo è fantastico.

Quindi non ci resta che continuare la partita da dove eravamo rimasti con il precedente sfortunatissimo collega.

E poi siamo in una mansion che, già da quando si entra, pensare al primo Resident Evil è inevitabile. Molto molto ispirato. Bello, mi piace.

Quindi si spippola nelle varie stanze alla ricerca di oggetti, si risolvono enigmi ambientali e quando si affronta un nemico (zombie) la prospettiva dall’alto lascia il posto alla mira e al colpo in prima persona.

L’ho trovato molto curato e divertente, almeno per quel che ho giocato. Di sicuro sarà un successone!

Continuate la lettura leggendo cosa ne pensa Len di You Will Die Here Tonight:

Con You Will Die Here Tonight ci si ritrova catapultati in un mondo che si guarda dall’alto dalla grafica retro estremamente piacevole.

È un survival horror in cui però è impossibile sopravvivere, perché il bello del gioco è proprio morire.

I personaggi principali sono diversi e ad ogni game over con uno prendi il comando di quello successivo e prosegui.

Questa dinamica è assai stimolante sia per il gameplay in sé, che non subisce arresti, ma prosegue da dove lo si è lasciato, sia per la possibilità di variare il personaggio che si ha per le mani se dopo un po’ ci si stufa.

Il gioco è davvero curato, dall’audio alla storia.

Quest’ultima forse non sarà originalissima, visto che prende spunto dai grandi del genere, però il modo in cui sono organizzati documenti e note che si trovano in giro rende godibile il racconto.

L’ispirazione da Resident Evil si sente fin dall’inizio della prima missione che vede la sua location in una villa enorme che ricorda quasi in tutto la Mansion del primo RE.

Anche alcune scene e alcuni enigmi da risolvere si rifanno molto al titolo della Capcom, però i richiami risultano più omaggi di appassionati che semplici scopiazzature.

Il tutto è molto piacevole e avvincente tanto che viene voglia di scoprire cosa c’è dietro ogni stanza, considerando poi i rumori ambientali di sottofondo che invitano all’esplorazione, se si è abbastanza coraggiosi.

Unica nota dolente è il combat, almeno per il poco che ho visto finora.

Il personaggio entra in modalità prima persona per sconfiggere ogni nemico.

I colpi da usare per farlo sono diversi e il tempo che si impiega permette al nemico di raggiungerti e ferirti.

Questo penso implichi che non si possa combattere più di un nemico per volta, per ovvie ragioni.

Se così fosse peccato, perchè gli attacchi delle orde di zombies sono la parte divertente di questo tipo di giochi.

Mi sto basando solo su una parte minima di gameplay, però, quindi il combat potrebbe variare da missione a missione.

Tirando le somme, un gioco ben fatto, da provare sicuramente.

Non solo per i nostalgici del passato, a mio parere.

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Condivido la mia passione per i videogiochi le serie tv e i film...adoro gli horror in generale...quando riescono a trasmettermi tensione!

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Scrivo da quando ho preso in mano una penna per la prima volta. All’epoca mi limitavo a ricopiare le lettere che vedevo, poi col tempo ho imparato a metterle insieme per comporre parole e da lì in avanti è stata tutta una discesa nel pozzo senza fondo della mia immaginazione e della mia logorrea.
Qui ne troverete svariati esempi.
Amo l’intrattenimento ma sostengo a gran voce i numerosi, necessari, abissali cambiamenti che deve fare per diventare un intrattenimento giusto per tutti.
Serie tv di cui potrei parlare per i secoli a venire: Hannibal, Our Flag Means Death, The Sandman…
Film della mia vita: Predestination, Big Fish, Donnie Darko, Men & Chicken…
I MIEI Videogiochi: Death Stranding, The Last of Us Part II, Little Nightmares.

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