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Hannibal S01E03 – Potage – Approfondimento

Hannibal S01E03 – Potage – Approfondimento

In questa terza puntata di Hannibal si risveglia dal coma Abigail Hobbs. E quindi, apriti cielo, Will non capisce più niente.

HannibalApriamo con un discorso a me caro che tanto vale fare qui; sotto una puntata o sotto l’altra non cambia nulla.

Sostengo e sempre sosterrò che ognuno interpreta un’opera d’intrattenimento come desidera.

Chiaro che un fondo di senso comune a tutti di solito c’è ma, stabilito quello, è possibile interpretare un po’ tutto quando si ha a che fare con tanto simbolismo e tanto di non detto.

Con Hannibal l’interpretazione è possibilissima.

Per quello non tollero mai che mi si dica Questo vuol dire questo, significa questo, punto e basta.

Un cavolo. Sarà così per te, per me no.

Ci hanno provato nel corso delle mie avventure all’interno del fandom, ci hanno provato a dirmi tu hai torto ed io ho ragione, ma mi è entrato da un orecchio e mi è uscito dall’altro perché su ‘ste cose non ci si deve manco provare.

Io rispetto ogni interpretazione, questa è la mia.

Will non è una vittima e non è il buono della serie.

Per un po’ sembra rivestire i panni di quello che fa la cosa giusta o cerca di farla sempre, ma poi quella maschera cade ed il tutto diventa MOLTO più interessante di così.

Capisco che qualcuno ha bisogno dell’eroe giusto e puro, l’eroe che se sbaglia lo fa perché è costretto dagli eventi, e mi sta bene; se ci sono spettatori che vedono Will così va benissimo.

Ma la mia chiave di lettura non è quella e non sarà mai quella.

Hannibal e Will sono uguali.

Anzi, Will è peggio. Molto peggio.

Perché Will per un sacco di tempo farà finta di essere stato sporcato da Hannibal e di aver fatto quello che ha fatto per il Bene Supremo e per la necessità di catturare Hannibal.

Questa è una gran balla.

Hannibal almeno non si è mai nascosto dietro ad un dito.

Quando gli verrà chiesto “Cosa ti è accaduto, Hannibal, per diventare ciò che sei?” Hannibal risponderà, “Non mi è accaduto niente, io sono accaduto.”

Che poi non è esattamente così, a Hannibal è successo qualcosa di orribile durante l’infanzia, ma non ha mai usato quella scusa per giustificare le cose orribili che fa. Almeno ha la decenza di sapere molto bene che se fa quelle cose, le fa perché lo desidera.

Will quella decenza ancora non ce l’ha, per tre stagioni non ce l’avrà e francamente a me la cosa sta un po’ sulle palle.

Questa terza puntata si apre con lui che viene a sapere del risveglio di Abigail Hobbs da Alana e vuole andare subito a trovare la ragazza in ospedale.

Non sto esagerando.

Lui è lì mezzo nudo, maglia e boxer, ciabatte oscene, fuori di casa perché sta facendo fare pipì ai cani. Arriva Alana e gli dice “Abigail si è svegliata” e la risposta di Will è “Vado a prendere il cappotto.”

Sì, presentati così in ospedale coperto solo da un cappotto, vedi le testate che ti danno, cretino.

Alana ovviamente non ha nessuna intenzione di permettere a Will di vedere Abigail e quindi gli chiede di farla entrare e, con la scusa di parlargli un po’, in realtà, cerca di dissuaderlo.

Jack vorrebbe che lui andasse, Alana no.

Vedrete che Alana è per la cura della mente del paziente, è attenta, premurosa, fondamentalmente buona.

Quando fa comodo a lei e quando il paziente piace a lei.

Abigail le piace, Alana ci tiene a lei, ad esempio. Alana terrà anche a Hannibal. A Will tiene molto meno.

Alana ha un rapporto controverso con Will e il modo in cui lo tratterà, ai miei occhi, è atroce.

Allora, analizziamo la cosa. Va beh, come già detto, io analizzo per come la vedo io.

Abigail mi sta sulle palle.

Vediamo spaccati di lei che caccia col padre e, ragazza mia, si vede che tuo padre non sta bene. Ad un certo punto, a diciotto, diciannove anni, te ne devi accorgere anche tu che tuo padre non sta bene.

Si scoprirà poi che lei aiutava il padre ad attirare le ragazze che successivamente venivano uccise.

Abigail lo faceva con coscienza, sapendo bene quello che il padre avrebbe fatto. Ma anche senza quella componente orribile, a me Abigail non piace.

L’ho già detto che in questo serial non si trova facilmente un personaggio positivo a cui rifarsi.

Il padre di Abigail si giustifica con lei dicendole che loro onorano le creature che uccidono mangiandole e usando il resto del corpo per farne oggetti per la casa. Altrimenti è omicidio.

Abbiamo qui Ed Gein e Ed Gein junior. Bella roba.

Se le mangi non è omicidio, certo.

Capirete perché mi sta più simpatico Hannibal che non si giustifica mai in modo così vergognoso.

La cosa assurda è che Alana si prodiga a proteggere Abigail perché Jack la considera una sospettata.

Incredibile tra l’altro che Jack ci abbia preso per la prima e unica volta.

Jack ha sempre bisogno di Will per chiudere i casi.

Non lo trovo un grande detective, e avrà anche lui Hannibal sotto al naso per lungo tempo, mangerà alla sua tavola un’infinità di volte, ma non si accorgerà di chi è finché non sarà Will a dargli le prove e Hannibal stesso a mostrarsi.

Però con Abigail Jack ci prende subito e nessuno vuole ascoltarlo.

La cocciutaggine sia di Alana che di Will è fastidiosa e si basa su motivi diversi.

Quella di Will è perché tende a non vedere quando è in preda alle emozioni.

Mentre Alana ha questa cosa che io non sopporto del proteggere tutti fino a prova contraria.

Tranne Will, attenzione, che invece butterà sotto ad un treno con facilità quando potrà farlo.

Per far desistere Will dall’andare a parlare con Abigail tra l’altro gli dice “Dogs keep a promise a person can’t” (I cani mantengono una promessa che le persone non possono mantenere).

In poche parole i cani sono fedeli e ti amano incondizionatamente, le persone no. Alana dice a Will di non aspettarsi da Abigail quello che Will riceve dai suoi cani.

E Will risponde “Non sto cercando di adottare un altro randagio.

Questo scambio mi fa arrabbiare, ma lo capisco anche.

Sentirmi dire di non aspettarmi da un essere umano ciò che offre un cane per me non sarebbe un problema, l’ho imparato tanti e tanti anni fa.

Ma qui Alana sottintende che Will non sia capace di distinguere le due cose e questo è molto offensivo.

D’altra parte è anche vero che Will si è affezionato all’idea di poter diventare importante per Abigail ora che la ragazza è rimasta sola e chiaramente anche Will è offensivo anche solo pensando che Abigail accetterà di buon grado accanto a sé la presenza di colui che le ha ammazzato il padre.

Will ha bisogno di pensare che Abigail le sia grata per averle salvato la vita, e per pensare questo deve cancellare la possibilità che Abigail fosse d’accordo con suo padre fin dall’inizio.

Se Abigail non sapeva delle nefandezze del padre, ora che le sa sarà felice anche del fatto che Will lo ha levato di mezzo.

Il pensiero di Will è più o meno questo.

Hannibal invece sa perfettamente già ora, già adesso, senza aver neanche parlato con Abigail, cosa faceva la ragazza e qual era la sua parte negli omicidi del padre. E sfrutterà questa sua consapevolezza a suo favore.

Hannibal tesserà una trama intricatissima tra Abigail, Will e se stesso che riuscirà però ad architettare anche grazie alle persone che lo circondano.

Del tipo Fregami una volta colpa tua, fregami due volte colpa mia. Ecco, qui le fregature saranno molteplici, quindi ad un certo punto smette anche di essere colpa di Hannibal.

Il bello è che Alana fa una descrizione di Abigail, dopo averle parlato una volta sola, che non è molto lusinghiera. Descrive una manipolatrice che nasconde qualcosa.

E la difendi e la proteggi?

In questa serie c’è un’altissima concentrazione di psichiatri che hanno a cuore i delinquenti criminali.

Jack ottiene sempre quello che vuole, comunque, e così Will alla fine, accompagnato da Hannibal, va a trovare Abigail.

Non va benissimo, c’è da dirlo.

Perché Freddie Lounds visita Abigail per prima e quando arrivano Will e Hannibal c’è dell’astio che si sprigiona nella stanza. Freddie ne dice di tutti i colori a Will.

Abigail riconosce subito l’assassino di suo padre e alla fine in quella stanza l’unico felice dell’atmosfera è Hannibal.

Abigail dice di essere preoccupata del fatto che avrà incubi, che avrà problemi, che sarà messed up.

Hannibal la rincuora dicendole che la aiuteranno loro per quanto riguarda gli incubi.

Infatti la aiuteranno ad averne di più e di peggiori.

In questa occasione Abigail chiede a Will se uccidere qualcuno, anche se devi farlo per forza, ti fa sentire male.

Will risponde “È la peggiore cosa del mondo” e noi sappiamo che sta già mentendo ampiamente qui, visto ciò che ha confessato a Hannibal solo qualche tempo prima.

Infatti fuori i due incontrano Freddie Lounds e tra una simpatia e l’altra Will le dice:

Miss Lounds, it’s not very smart to piss off a guy who thinks about killing people for a living (Signorina Lounds, non è molto intelligente far incazzare uno che pensa ad uccidere le persone per lavoro)

Freddie gongola.

E riporta la frase di Will pari pari sul suo sito.

Will, sarai stupido. Ma ti pare una cosa sana da dire?

Jack si incazza come una faina e noterete quanto Will accusa male le urla o le semplici sgridate di Jack.

Questa cosa mi fa ridere e mi fa anche arrabbiare.

Fai il figo con la Lounds e poi se Jack ti urla dietro ti caghi addosso?

Io avrei molta più paura della Lounds, cretino.

Jack chiede che Abigail venga portata a casa per vedere come reagirà e così il gruppo allegria si infila in auto e porta Abigail nella casa degli orrori così, per renderle la vita più felice.

Nel frattempo il fratello della ragazza uccisa dal copycat killer (che poi sarebbe Hannibal), quella che Will si è mangiato per colazione, tale Nicholas Boyle, si incontra con Freddie Lounds.

Il ragazzo odia Abigail perché pensa che sia colpevole delle stesse nefandezze del padre e vuole giustizia per sua sorella Cassie.

La Lounds lo sta pompando perché spera in qualche colpo di testa del ragazzo che le permetta poi di scrivere un bell’articolo per il suo sito web.

E non ci vuole molto perché quello caschi nella rete della giornalista e si presenti a casa Hobbs proprio nel momento in cui è ritornata Abigail.

A casa Hobbs Will si comporta in modo molto paterno con Abigail, ma è anche impacciato, imbarazzato.

Anche qui la sensazione che si ha è che quando Will ha a che fare con qualcuno da cui ricerca approvazione (Jack, Abigail, Hannibal) non solo il suo giudizio è ottenebrato, ma diventa anche mezzo rincoglionito.

Abigail lo spiazza un po’ con considerazioni tipo:

Ti sei messo nei panni di mio padre? Ti metti nei panni degli assassini praticamente tutti i giorni? Non mi stupisce che tu abbia gli incubi.

E Abigail non conosce manco la punta dell’iceberg del problema.

 Will di notte sogna di essere Hobbs e di uccidere Abigail.

Capite che il problema è bello grosso ed esiste già.

È la fiera dei perspicaci, oh, perché Abigail sembra già guardare storto Hannibal e identificarlo come quello che ha chiamato a casa sua prima che il padre cercasse di ammazzare tutta la famiglia.

Abigail non è scema, però si scopre troppo e infatti Hannibal mangia la foglia e si vede che sta già organizzandosi per il futuro.

Una serie di fortunati eventi (per Hannibal) farà sì che Nicholas Boyle arrivi a scontrarsi con Abigail proprio mentre la ragazza sta chiacchierando in giardino con la sua ritrovata amica Marissa.

Ciò che succederà dopo è organizzato alla perfezione da Hannibal e funzionerà altrettanto bene… Essenzialmente perché Hannibal è baciato dalla cazzo di fortuna.

Hannibal è fortunato come nessuna brava persona sarà mai.

È fortunato perché è un demonio e tutto volge sempre a suo favore.

Marissa è un po’ cafona così Hannibal decide di ucciderla.

Il giorno dopo proprio nel capanno di Hobbs si trova la povera Marissa impalata e Abigail la vede.

Vedete poi perché parlo di fortuna e destino favorevole a Hannibal?

È un aspetto del telefilm che io amo.

La totale impossibilità di Hannibal di fare tutto ciò che fa. Non solo uccidere, ma anche disporre i corpi come più lo aggrada. Ci vorrebbero altro che ore per fare ciò che fa lui.

Però lo fa e nella serie è più che plausibile.

Qui tutto accade nel giro di pochissimo e questa assurda sospensione spazio temporale in cui opera Hannibal me lo rende simpatico.

Non è umano.

Arriva anche Jack e davanti al cadavere di Marissa c’è una conversazione che io non sopporto e che mi fa confermare Jack come uno dei personaggi più odiosi di questa serie.

Ascoltandolo parlare, si ha l’impressione che Jack incolpi Will di ciò che è successo a Marissa.

Hai portato qui Abigail e adesso c’è un altro cadavere.

Ma, coglione, hai detto tu che dovevano riportare Abigail a casa.

Accusa Will di essersi sbagliato sul copycat killer dicendo che non avrebbe ucciso più in quel modo e Will si sente di giustificarsi.

Potrei essermi sbagliato.

Jack inoltre accusa Will di essere manipolato da Abigail quando lui era il primo che, per tornaconto personale, voleva che Will parlasse e stesse a contatto con Abigail.

In realtà ciò che vuole Jack, come spesso si farà notare nel corso della serie, è che gli venga data sempre ragione.

Metterà a rischio la vita di diverse persone, sempre, pur di avere ragione. E metterà a rischio molto poco la sua, in proporzione.

Jack si professa amico di Will, ma più lontano di così da un amico non potrebbe essere.

Quando Will gli risponde e la risposta non è ciò che Jack vuole sentirsi dire, non esita a trattare Will di merda o a buttarlo sotto ad un treno. Anche lui come fosse nulla.

Sempre mezzo istigato dalla Lounds, Nicholas Boyle cerca un contatto più stretto con Abigail, per parlarle, la becca in casa da sola e lei per difendersi da quello che ritiene un attacco lo accoltella.

Evviva!

Non so se Hannibal aveva previsto tutto ciò, ma ne approfitta subito per creare un legame inscindibile con la ragazza. La aiuta a nascondere il corpo.

Il simpatico psichiatra di quartiere!

Hai un cadavere da occultare? Hai accoltellato uno che stava o non stava per attaccarti in casa tua? Non sai come nasconderti dall’FBI che sta letteralmente TUTTO, TUTTO fuori da casa tua in quel momento ma non si accorge di nulla, compreso il consulente coi superpoteri Will Graham e Alana Bloom che è lì a due passi?

Arriva Hannibal che saprà come aiutarti!

Infatti Hannibal prende Alana e le fa dare una capocciata contro al muro per farla svenire e non farle scoprire cos’ha fatto Abigail.

Cioè… ma la vedete la fortuna sfacciata di Hannibal? Davvero ultraterrena. Va sempre tutto come vuole lui, sempre.

E non prendetela come mancanza di cura nella sceneggiatura, perché davvero di Hannibal si potrebbe dire qualsiasi cosa tranne che sia trascurato in dialoghi e svolgimento della trama.

È proprio così che deve andare.

Il male (passatemi il termine banale, ma è per intenderci) trova la strada spianata di fronte a sé perché sostenuto da molta altra gente.

Qui non è solo Hannibal.

È la Lounds che istiga, è Abigail che uccide, è Nicholas che agisce in modo avventato, Jack che non vede ad un palmo dal naso, Will e Alana pure peggio…

Non si salva nessuno.

E da qui in poi Abigail sarà legata a Hannibal a doppia mandata. Anche se la ragazza cercherà di fregare Hannibal più di quanto farà Will stesso.

Abigail tra l’altro dice a Hannibal che lei sa che è lui quello che ha chiamato a casa e ha scatenato suo padre.

Hannibal non nega, ma non dice nemmeno troppo su di lui, così può far credere alla ragazza che entrambi sono legati da un segreto che sanno sull’altro.

Un bel casino di legame da avere con qualcuno che non conosci affatto e che, per quanto ne sai, è il motivo per cui tuo padre ha dato di matto e ammazzato tua madre quella mattina.

Annotazione interessante che faccio qui a fine pezzo su una scena in particolare di questo episodio.

Io amo sottolineare l’evoluzione del rapporto tra Hannibal e Will che a conti fatti è il racconto più bello di questa serie, per me.

Il resto è contorno, a me interessa la storia d’amore.

Hannibal ascolta Will tenere una lezione sul copycat killer, che sarebbe lui stesso.

Tralasciamo l’aspetto macabro del contesto, bisogna farlo per forza. Quanto d’impatto è quell’espressione di Hannibal che ascolta Will parlare di lui con tutta quella ricchezza di particolari?

Will fa la connessione tra copycat killer e chi ha chiamato Hobbs quel giorno.

Quindi sa di Hannibal già moltissimo, ha inquadrato il killer all’istante, come suo solito.

Hannibal è orgoglioso della capacità di Will di fare quella connessione. Ne è anche lusingato, seppure ci tenga a mantenere la sua maschera di persona normale.

Prendo bonariamente in giro Will e lo accuso di non aver capito subito di Hannibal perché è troppo innamorato. Ovviamente esagero e scherzo.

Però io amo questa completa separazione tra Hannibal killer e Hannibal persona.

C’è quella separazione, è netta.

Per quello Will lo legge perfettamente per il killer che è, ma non riesce ancora ad attaccare quell’immagine di killer all’uomo che è Hannibal.

I vari passaggi del processo con cui arriverà questa consapevolezza sono la parte più bella della loro storia d’amore.

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Scrivo da quando ho preso in mano una penna per la prima volta. All’epoca mi limitavo a ricopiare le lettere che vedevo, poi col tempo ho imparato a metterle insieme per comporre parole e da lì in avanti è stata tutta una discesa nel pozzo senza fondo della mia immaginazione e della mia logorrea.
Qui ne troverete svariati esempi.
Amo l’intrattenimento ma sostengo a gran voce i numerosi, necessari, abissali cambiamenti che deve fare per diventare un intrattenimento giusto per tutti.
Serie tv di cui potrei parlare per i secoli a venire: Hannibal, Our Flag Means Death, The Sandman…
Film della mia vita: Predestination, Big Fish, Donnie Darko, Men & Chicken…
I MIEI Videogiochi: Death Stranding, The Last of Us Part II, Little Nightmares.

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