E arriviamo alla quinta puntata, dove vengono presentati Sanji e il Baratie, ma c’è anche un epico scontro un po’ prematuro!
La parola a Dev:
Ammetto che questo quinto episodio mi è piaciucchiato. Non tanto per l’esordio di Sanji e l’ambientazione del Baratie, anche perché il cuoco biondo secondo me si doveva vedere di più, ma per fortuna la storia del suo ingresso in ciurma continuerà nel prossimo episodio.
Ma anche per via del duello di Zoro contro Mihawk che, per essere fedele all’originale, lo è stato.
Certo la ferita di Zoro poteva essere più profonda e Mackenyu se lo poteva fare un piantino a dirotto, ma non cerchiamo troppo il pelo nell’uovo.
Infatti per esempio non hanno messo le iconiche sopracciglia a spirale a Sanji… e anche qui abituiamoci, d’altronde, come ho già scritto, manca anche il nasone a Usop.
Però almeno gli hanno lasciato il suo brutto vizio di fumare. Leggerete che Len è molto contrariǝ a questa cosa, però è un suo tratto inconfondibile, io non riuscirei a immaginarlo senza.
E poi quando Oda ti fa quelle scene come su Skypiea, dove c’è Ener che colpisce Sanji con l’El Thor, e il cuoco ti fa quella battuta da vero badass… capisci che non è il fumo che rende figo Sanji, ma il contrario.
Quindi a parer mio, abbiamo visto poco per giudicare pienamente Taz Skylar nei panni di Sanji. Sì, fanno vedere le avances a Nami, il suo rapporto con Zeff, ma manca con quest’ultimo il flashback che spero faranno vedere e cambieranno il meno possibile.
Poi in questa puntata c’è anche Gin dei Pirati di Krieg (o Creek), che sinceramente non me la racconta giusta, visto che hanno cambiato delle cose su Krieg contro Mihawk. Che Mihawk non abbia ucciso Krieg e quindi lo rivedremo arrivare al Baratie nel prossimo episodio?
Perché ci deve essere un nemico da affrontare, e non può essere già Arlong.
Capitolo Garp: come avevo detto nello scorso commento, Garp insegue la Going Merry via mare, e così si apre questa puntata. Fanno vedere il vice ammiraglio lanciare palle di cannone a mani nude (vabbè 1 ne lancia), per rappresentare questa sua caratteristica che si vedrà molto più avanti nella storia… ma anche qui, sorvoliamo.
Ma la cosa che veramente mi ha dato fastidio di questo episodio, è che Garp ridicolizza la Flotta dei Sette. Anticipano quindi anche gli Shichibukai, che Mihawk è uno di loro, e il vice ammiraglio incarica lo spadaccino più forte del mondo di catturare Rufy, cosa che non esiste nel manga.
Perché un membro della Flotta dei Sette dovrebbe catturare un pirata non ancora famoso come Rufy? E perché Garp smuove addirittura la Flotta dei Sette per catturare suo nipote, che appunto non ha questa grande fama?
Ma cosa si fumano gli sceneggiatori per fare questi cambi? Perché complicano le cose? Boh. Episodio che come ho detto non mi è dispiaciuto, ma quest’ultima cosa andava detta.
Questo episodio narra le avventure dei volumetti originali italiani cinque e sei anche se tantissime cose sono state modificate e altre del tutto rimosse.
Prima di parlare di ciò che succede in questo episodio, lasciatemi esprimere tutto il mio amore per Sanji che da sempre è il mio preferito della ciurma.
Da Novembre 2001, epoca in cui per la prima volta è comparso nel fumetto, è il personaggio di One Piece che più mi affascina per come combatte e per la sua storia passata.
È un idiota con le donne e in più fuma, difetto imperdonabile, ma i suoi momenti nel manga sono sempre stati per me i più avvincenti.
La versione in carne e ossa di Sanji, Taz Skylar, È Sanji. Punto.
Qui non è solo un lavoro di sceneggiatura, costumisti e trucco.
Taz ha fatto un lavoro incredibile, per cui non lo ringrazierò mai abbastanza, ed ha dato vita a Sanji in tutto e per tutto.
Per me, al momento, è il personaggio della ciurma più riuscito.
Anche se non ho nulla da ridire sugli altri, Sanji si conferma il mio preferito perfino in questa versione.
Sto guardando la serie anche in italiano, con mia madre, che ha involontariamente ribattezzato l’opera WIN PIECE, pronunciandola sbagliata.
Trovo che sia WIN PIECE in tutto e per tutto. Anche in italiano.
Il doppiaggio è un vero piacere e in alcuni casi migliora i botta e risposta che in inglese magari non rendono fino in fondo.
Prendiamo proprio la presentazione di Sanji, ad esempio.
La riporto qui perché mi sono letteralmente piegatǝ in due dal ridere, con la versione italiana.
Dialogo con Zeff.
Inglese.
Sanji: If I gonna sling one more prime rib medium-well, I am going to drop dead of boredom, you old shitbag!
Italiano.
Sanji: Se devo servire un’altra costoletta ben cotta, mi vedrai crollare a terra morto dalla noia, testa di cazzo!
Dialogo coi ragazzi della ciurma.
Inglese.
Sanji: Hi, welcome to our shitty restaurant where the only thing worse than the ambience is food.
Italiano.
Sanji: Salve! Benvenuti al nostro ristorante di merda, dove peggio dell’atmosfera c’è solo il cibo.
Il Benvenuti al nostro ristorante di merda mi ha steso, perché alle orecchie di un italiano suona diversissimo dallo shitty restaurant della versione inglese. Così come il Testa di cazzo detto con quel tono a Zeff è più incisivo dell’old shitbag inglese.
E Zeff chiama Sanji Little Eggplant che sarebbe Piccola Melanzana, e non Testa di Melanzana come tradotto in italiano. Devo dire che in questo caso preferisco l’inglese, molto più tenero. A dispetto di cosa si voglia intendere con quel melanzana è comunque più tenero.
Ho riso tantissimo coi loro scambi, fantastici.
E questo è Sanji, signore e signori, non ce n’è.
C’è da dire comunque che l’accento e la voce di Taz sono ineguagliabili quindi mi tengo cara la versione inglese tutta la vita.
Sanji è un poeta (così crede lui) con le donne, un cuoco raffinato che si emoziona per ogni ingrediente nuovo che può conoscere e usare, un uomo sensibile che si fa in quattro per sfamare chi ha bisogno perché sa cosa vuol dire avere fame…
Spero che la sua storia sia uguale a quella del manga e spero che la vedremo nel prossimo episodio.
Ma è anche uno che combatte a suon di calci, che piroetta come un ballerino mentre preciso come un cecchino sferra colpi a destra e a manca, spesso addirittura con le mani in tasca perché non si deve sporcare le mani.
Quelle gli servono per cucinare.
Ed è un casinaro idiota peggio di Rufy e Usop messi insieme.
Perde le staffe, come lo vedete fare con Zeff, urla, sbraita.
Nel gruppo sarà quello che più riprenderà Rufy, spesso e volentieri urlandogli dietro con l’espressione di chi è appena stato posseduto dal demonio.
Con Sanji scordatevi la compostezza di Zoro e spero che questa sua caratteristica venga fuori nel corso della serie.
In più ci sarà una competizione fissa con Zoro che farà morire dal ridere.
Anche per quella incrocio le dita, perché i due attori sono perfetti per battibeccare in modo convincente e soprattutto in modo stupido.
Peccato gli abbiano fatto accendere la sigaretta.
Nella serie live l’avrei evitata.
Ci sono stati tanti cambi positivi, uno in più non avrebbe guastato.
Speriamo almeno che sia una ogni tanto e non la stronzata di quella sempre accesa nel manga.
Anche perché, piccola considerazione, nel manga esistono le malattie.
Se fosse un mondo privo di quelle malattie che noi conosciamo ci starebbe anche il fumare continuo di Sanji. Tanto chissene.
MA no, le malattie ci sono, le persone muoiono di quelle malattie anche nel mondo di One Piece.
Quindi cosa mi rappresenta un CUOCO che ha il culto del cibo e lo rispetta oltre ogni limite, e che in più è un atleta spettacolare, con la sigaretta sempre accesa?
Non devi fumare se cucini per gli altri e soprattutto non hai il fiato per piroettare in giro e dare calci se fumi quaranta sigarette al giorno.
L’ho sempre trovata un’immagine stupida, così tanto per ribadirlo.
Non è figo fumare, Sanji non è figo perché fuma.
È figo perché è un atleta e un cuoco e quelle sono due cose lontanissime dall’essere un fumatore accanito.
Sanji è il mio preferito, ma nella mia testa non fuma, perché non è plausibile.
Ma immagino che se mai arriveremo a Mister Prince la sigaretta sia un accessorio necessario a QUELL’immagine.
Sono certǝ che voi sapete quale.
Però con una stecca di liquirizia faceva lo stesso effetto ed era più figo. Giusto per dirlo.
Va bene. Finita l’elegia e la critica a Sanji posso continuare ed esplorare gli altri aspetti della puntata. Che comunque sono sempre legati in qualche modo a lui.
Il rapporto tra Sanji e Zeff, come dicevo, è uno spettacolo.
Quanto darei per vederli interagire ancora per puntate e puntate.
I loro botta e risposta sono proprio come me li immaginavo e soprattutto le espressioni di Sanji in risposta alle critiche di Zeff.
Il Baratie è un’altra location resa alla grande.
La cura nei particolari e tutto questo buon gusto nei colori e nelle decorazioni dà lo stesso risultato positivo di costumi e trucco.
Non ci si crede, ma va benissimo, funziona.
La musica jazz in sottofondo dona un tocco in più a tutta l’atmosfera, in particolare nel discorso tra Sanji e Rufy.
Con questa storia del nonno di Rufy anticipata hanno creato un rapporto più forte tra lui e Sanji, perché Rufy può capire cosa significa avere una figura paterna che, volente o nolente, si mette tra te e il tuo sogno.
Nel caso di Sanji è più un senso di colpa nei confronti di Zeff (lo vedremo, spero) però produce lo stesso risultato.
E così, veniamo all’elefante nella stanza e cioè a quello che si è scoperto nella puntata precedente.
Io una mezza idea ce l’avevo.
Però erano idee mie che nemmeno avevo confermato col manga, perché sono molto indietro rispetto ai capitoli usciti di recente.
Rufy mi è sempre sembrato un bambino senza famiglia.
Avevo sempre letto attorno a lui un’aura di solitudine, ma positiva.
Nel senso che siccome non aveva genitori e parenti lo avevano cresciuto un po’ tutti lì sulla sua isola.
Poi nel manga un parente stretto è venuto fuori e già lì mi ero stupitǝ per quanto poco ne avesse parlato Rufy in precedenza.
Qui nel live action almeno il nonno è venuto fuori subito.
Effettivamente ha più senso.
Con gli amici ad un certo punto parli della famiglia, non la tiri fuori dopo aver viaggiato con loro in lungo e in largo e aver trascorso mesi e mesi insieme.
Mi piace molto com’è uscito Mihawk e anche il grosso cambiamento apportato al ruolo di Creek nella storia.
Era davvero troppo lungo il suo scontro con Rufy e capisco perché è stata tolta tutta quella parte.
Il racconto della Flotta dei Sette a cura di Hermeppo è stato breve, ma abbastanza chiaro.
Anche questa è una cosa che viene fuori più avanti nel manga, ma non è che Hermeppo abbia fatto nomi o altro quindi ancora è tutto molto vago.
Avevo detto che il rapporto tra Hermeppo e Kobi mi piaceva e non vedevo l’ora di vederlo evolversi.
La fugace scena in cui Kobi salva la vita di Hermeppo sulla nave secondo me porterà grandi cambiamenti nelle dinamiche tra loro.
Perfetto Rufy che dice Non posso intralciare il sogno di qualcuno e non ferma Zoro che va a combattere contro Mihawk quasi rimettendoci la vita.
Sono d’accordo con Rufy.
Se è il sogno di una vita Zoro DEVE realizzarlo.
A mio parere è arrogante e stupido pensare di essere già il miglior spadaccino del mondo, Zoro.
Però se ci tieni a vedere a che punto sei, hai il DIRITTO di farlo e nessuno ti deve fermare.
Perciò qui Nami esagera sia la sua posizione nella vita di Zoro che quella nella vita di Rufy quando cerca di obbligarlo a fermare Zoro.
E mi dà sempre fastidio che queste cose le mettano in bocca a personaggi femminili.
Come se le donne non potessero comprendere cosa vuol dire avere un sogno e fare di tutto per inseguirlo.
Un concetto che purtroppo Oda ha sparso qui e lì in One Piece, questa presunta cecità delle donne riguardo ai sogni.
Lo scontro tra Zoro e Mihawk avviene con diverse modalità, ma produce lo stesso risultato, com’è tradizione per questo live action.
Qui Mihawk si presenta al Baratie mandato da Garp per catturare Rufy, ma incontra Zoro che lo sfida a duello.
Mi è piaciuto molto lo scontro, anche se la disperazione finale di Zoro nel manga è decisamente più toccante.
E ci hanno lasciato così, alla fine di quest’episodio, con Zoro mezzo morto e un sacco di questioni in sospeso.
Alla prossima puntata!
Eravamo rimasti alla rivelazione shock di Luffy: Garp è suo nonno! E che fa il nonnino bello de casa? Attacca la Going Merry! Noooo!
Ma Luffy respinge de panza la palla di cannone del nonno e rimandandola al mittente, c’è un particolare a cui forse sto dando troppo peso…ma secondo me…
Mi riferisco all’eroico salvataggio di Koby che spinge via “Caschetto” prima che l’albero della nave lo colpisca malamente.
Dai che anche voi avete notato il suo sguardo verso Koby! Come se avesse detto: “Mio eroe!”
Andando avanti con il fiuto di Luffy per il cibo, i nostri eroi arrivano al Baratie.
Ma che posto FANTASTICO posso dire?
Cucina di alta qualità dove ho conosciuto il bambacione di Sanji! Il belloccio sicuro di sè abile ai fornelli e anche a fare a botte!
E anche un piacione del piffero eh, ci prova subito con Nami (e te pareva), pensa di essere bello e piacente e continua a fare l’occhiolino a Nami, io boh.
Per fortuna lei a una certa gli dice: “Hai un problema all’occhio?” E daje Sanji, sei ridicolo te ne rendi conto?
In ogni caso tra Luffy e Sanji c’è un bel dialogo dove lo chef viene spronato come tutti a seguire il suo sogno unendosi alla ciurma.
Da un’altra parte un Garp in difficoltà, dopo il primo scontro con il nipote, chiede aiuto a un super cattivo di nome Drakul Mihawk! Madonna se è spietato!
Intanto Koby dopo aver origliato e scoperto questa cosa chiede spiegazioni a Garp, perchè Koby protegge le persone, ricordiamocelo, quindi anche Cappello di Paglia dal momento che ha capito che non è il cattivo della situazione!
Quello che non mi spiego è perchè Garp vuole uccidere il nipote?
Mi è piaciuto molto il dialogo tra Zoro, determinato a scontrarsi in duello con Mihawk e Nami che cercava di dissuaderlo, ovviamente senza esito positivo.
Zoro ha fatto una promessa in passato, diventare il miglior spadaccino di tutti i tempi, e ha tutta l’intenzione di mantenerla.
Purtroppo il duello non finisce a favore suo, ma non avevo dubbi in proposito. Chissà forse un giorno…
Intanto Nami sembra intenzionata a lasciare il gruppo, ma almeno in questo episodio non lo fa.
Ma dove vai Nami!