Questo episodio è ispirato al numero di The Sandman che porta lo stesso titolo. Ma solo ispirato; vi spiegherò in che modo e, come detto nell’episodio precedente, vi spiegherò anche perché nella serie, a mio parere, il tutto funziona molto meglio.
Il Sandman accoglie Rose nel Dreaming con allegria. Va beh, allegria da Picciono. Più interna che esterna. E da bravo Picciono non sa dove tenere le mani quando non le usa.
No, vi prego, guardatelo! Impazzisco. Adorabile.
Ci sta, perché un Picciono non ha mai avuto le mani, che se ne fa? Matthew dovrebbe spiegargli dove mettersele quando non le adopera.
Ad ogni modo… Lucienne invece, che ha il cervello più grande non essendo Picciono, non è molto convinta che avere Rose nel Dreaming sia una cosa da incentivare.
Insomma, se può distruggere due mondi in una botta sola magari almeno da un mondo va allontanata, quando possibile.
Però, in effetti, pur comprendendo la perplessità di Lucienne, non saprei in che modo potrebbero evitare le intrusioni di Rose. Come dice il Picciono “Questa fa come le pare.”
Non dice proprio così, ma il senso è quello. È un Vortex, fa quello che il Vortex deve fare.
Una volta ogni mille anni nasce un mortale con un’abilità di sognare talmente forte che può viaggiare attraverso i sogni degli altri.
Sono già passati altri mille anni? Posso diventare Vortex? Prometto di non distruggere il mondo di nessuno, ma viaggiare attraverso i sogni degli altri sarebbe FUCKING AMAZING.
Rose ha pure le sue ragioni perché dice “Sono qui perché ho sentito che parlavate di mio fratello, dov’è?” e il Sandman le risponde che al momento deve continuare lei a cercarlo nel mondo degli svegli.
“Matthew sarà con te” aggiunge e poi “When he is with you, I’m with you” (Quando lui è con te, io sono con te).
E grazie. Che culo. Due guardoni al posto di uno solo, vuoi mettere?
Dream conclude dicendole “Stanotte ti passo a prendere nel tuo sogno e andiamo insieme a cercare Gault e tuo fratello Jed.”
No dico, che appuntamento fantastico. Non ti devi preparare, puoi restare in pigiama, non si spendono manco soldi…
E qui veniamo alla grande differenza che c’è tra la storia narrata nell’episodio e la storia del fumetto.
Nel fumetto Gault non c’è, non in questa parte almeno.
A questo punto della storia si scopre che tra gli Arcani che mancano all’appello ci sono tali Glob e Brute e che il Sandman deve cercare loro.
Cos’hanno fatto questi due?
Si sono costruiti una sorta di reame nella mente di Jed.
Poi hanno preso il marito morto di Lyta, Hector, l’hanno intrappolato nel mondo del sogno e gli hanno fatto impersonare il Sandman.
Nella serie invece Gault si trasforma nella mamma di Jed e nei suoi sogni fa interpretare a lui il Sandman.
Gli fa combattere i nemici come fosse un supereroe in una sorta di sogno senza fine che ricomincia sempre da dove è finito ogni volta che il bambino dorme.
E che bella variazione è questa alla realtà di merda che vive.
Jed vive nell’orrore e Gault, mossa da tutte le buone intenzioni del mondo, non ha dovuto fare molto per attirare Jed in quel sogno.
Piuttosto che sveglio nell’orrore, meglio addormentato in quel bel sogno da supereroe.
Gault, così come Glob e Brute, inserisce Jed in una realtà che lei conosce bene facendogli interpretare un personaggio che conosce altrettanto bene.
Nella serie tv è tenero il fatto che lei non sappia creare altro a parte ciò che ha sempre visto nel Dreaming e che dia a Jed la parte di un personaggio che pure lei teme tanto.
Glob e Brute invece lo fanno per prendersi gioco di Morpheus; per rivalersi su di lui si creano un mondo dove sono loro ad avere controllo del Sandman (in quel caso Hector).
Nella serie non c’è questa sensazione; Gault non vuole sfidare il Sandman né prendersi gioco di lui.
Lei crea sogni per un ragazzino che ha una vita terribile, prova a fare qualcosa di positivo, nonostante la sua natura di incubo dovrebbe farle fare l’esatto opposto.
L’orrore delle due persone che si occupano di Jed è ingiustificabile.
Non c’è alcuna motivazione per quello che fanno; Barnaby è crudele col bambino solo per il gusto di esserlo e Clarice è un’ameba vigliacca succube dell’altra merda.
Sei una merda che decide di occuparsi di un bambino per avere gli ottocento dollari di sussidio? Va bene.
Sempre una merda sei, ma non c’è bisogno di chiudere il bambino in cantina coi topi.
Quello lo aggiungi se sei psicopatico e se, questo ce lo metto io, sei indegno di vivere e tutto ciò a cui puoi aspirare è essere aperto in due e lasciato ad agonizzare da qualche parte.
Seguite la storia per sapere la bella fine che fanno le due merde.
Corinthian si dà più da fare del Picciono, intanto, e va da Unity come giornalista. Per intervistarla sulla malattia del sonno che ha avuto.
Unity si fa un paio di domande tipo “Ma su che cazzo mi intervista questo? Dormivo…” però è cretina, come tutti quelli che si ritrovano al cospetto del Corinthian, ed è già tanto che non ci finisca a letto insieme.
Gongola davanti al sorriso del Corinthian.
Se vedesse gli altri due sorrisi gongolerebbe meno.
E intanto lui scopre cose su Rose, perché ‘sta scema parla dei cazzi suoi come fosse a cena con le amiche.
Rose decide di preparare dei volantini di PERSONA SCOMPARSA per Jed, che ha anche senso in effetti.
Però questo non fa tanto piacere all’assistente sociale signorina Rubio, ovviamente.
Veniamo qui alla storia di Lyta, che si discosta ampiamente da quella del fumetto ma che, come avevo già accennato, prende una piega interessante anche per spiegare altre cose all’interno della serie.
In The Sandman comic Lyta
(lasciamo perdere la sua natura perché è davvero troppo complicato, ovviamente non si poteva dire che è la figlia di Wonder Woman, nella serie, non avrebbe avuto senso)
viene praticamente convinta a seguire Hector nel Dreaming
(in una parte ben precisa del Dreaming, diciamo)
e lì rimane per due anni in uno stato di trance dal quale raramente esce.
Lei è incinta e ogni tanto si chiede come mai sia incinta da due anni, ma lo stato di trance poi ritorna e le domande che si fa svaniscono.
Lyta è in qualche modo COSTRETTA a restare, non le viene dato modo di riflettere e scegliere.
Forse resterebbe col marito lo stesso, forse no.
Nella serie tutta quella parte è stata rivoluzionata totalmente.
Lyta visita il marito ogni giorno nei sogni.
Di sua spontanea volontà entra nel solito sogno e sta col marito, come se avesse una vita lì con lui.
Ma lei sa che è un sogno e lo dice a Hector.
Lui le risponde che no, non è un sogno; lui vive e fa cose quando lei è sveglia e non sta lì con lui.
Lui lavora e nel frattempo ha costruito la casa dei loro sogni, quella in cui desideravano vivere e che avevano disegnato prima che lui morisse.
Quando Hector chiede a Lyta di vivere lì per sempre con lui è vero che la componente del tentativo di convincimento da parte del marito c’è.
Ma non è coercizione e obbligo come nel fumetto; è invito, è seduzione.
Chiaro che è una seduzione che gioca su qualcosa di molto delicato.
Personalmente io non avrei alcun dubbio sul fatto di voler vivere una vita come la desidero io, frega una ceppa che sia in un sogno, io sceglierei senza nemmeno dover essere sedottǝ.
Ma io ho delle convinzioni sulla realtà e sulla vita diverse da quelle di molti altri esseri umani.
Lyta infatti non è molto convinta. “Prima o poi mi sveglierò, mi devo svegliare” dice al marito.
Quindi diciamo che lei non è costretta a stare lì come nel fumetto, ma il marito preme molto perché lei decida per il sì.
Piccola digressione, che forse devo aver fatto o farò da qualche altra parte perché ne parlo spesso.
C’è una puntata di Ally McBeal
(una vergogna di serie per molti motivi, alcuni non immaginari purtroppo, ma che io ho guardato tutta)
in cui Ally deve rappresentare una donna che vuole essere messa in coma farmacologico per poter sognare per sempre, visto che nel suo sogno ricorrente ha messo su la vita che desiderava: un marito che la ama, figli, una casa in mezzo alla natura…
Al di là della puntata in sé e di com’è stata gestita, qui è importante il solito discorso non si esercita l’etica tua sugli altri.
Se l’altra persona non sta facendo del male a nessuno, non puoi decidere tu cos’è bene o male per lei.
Punto.
Per me è perfettamente accettabile una cosa del genere, perfino se fosse mia madre a chiederlo sarei prontissimǝ a lasciarla andare dove vuole, senza curarmi del mio dolore.
Perché la felicità è diversa e si ottiene in modo diverso per ognuno di noi.
In più VIVERE è un concetto e non qualcosa che ha leggi stabilite per tutti.
Voglio essere congelato e posto in una realtà virtuale in cui sperimento solo col cervello e i cinque sensi?
E a chi cavolo dovrebbe importare ciò?
Chi potrebbe permettersi di decidere al posto mio?
Sto parlando ovviamente di un mondo ipotetico in cui ciò è possibile.
Questo è quello che penso io, però.
Lyta, dicevo, ha ancora delle perplessità e com’è giusto che non vengano rotte le scatole a me, che vivrei in un sogno, non bisogna rompere le scatole a lei che forse invece non lo vuole fare.
Lucienne informa il Sandman di una cosa che già dovrebbe sapere, ma va beh… Questo non sa mai niente.
Unity è la bisnonna di Rose!
Oh, ma vah?
Eppure il Sandman non lo sapeva.
Lo sapevano tutti, pure il Corinthian, e lui no.
Ma io boh…
Intanto Miss Rubio, l’assistente sociale che non deve chiedere mai, dopo una chiacchierata con Lyta, si fa due cazzo di scrupoli e decide di andare a dare un’occhiata a Jed, così tanto per fare.
Brava. Sarebbe un po’ il tuo lavoro, eh?
I bambini in affidamento non è che si mollano al primo stronzo che arriva e a cui date soldi in sussidio e non si controllano mai più, cogliona.
Il ragazzo dai tre sorrisi trova Rose.
È efficiente più del Sandman.
La trova però a parlare con Matthew e sente pronunciare il nome di Morpheus. Come lo sente il Corinthian si caga addosso, gira i tacchi e se ne va.
La paura che il Corinthian ha di Dream mi fa impazzire, mi piace un sacco.
Nel fumetto non si percepisce, qui invece è palpabile ed ha senso.
Se papà ti trova sono cazzi, Corinthian, altro che non puoi uscire di casa per un mese, il Picciono ti cambia i connotati.
E infatti quello scappa veloce come un camoscino.
Dormendo sempre, purtroppo Jed non è il più sveglio dei bambini.
Prepara un bigliettino per l’assistente sociale, che è pure più sveglia di lui, ma si fa beccare da quella merda del padre in affido.
Che poi voglio dire, Miss Rubio, la scenetta che ti trovi davanti con questi due adulti e il bambino in mezzo a loro che giocano alla famigliola felice non ti urla FAKE da lontano un miglio?
Ma da quanto fai questo mestiere?
Beh, ‘sta cretina non si accorge di niente e lascia pure Jed in più merda di quella in cui si trovava prima.
Per fortuna il vero supereroe di questa puntata mette i suoi poteri al servizio del bene, per una volta.
Il Corinthian va prima da Miss Rubio, sistema lei
(e anche chissenefrega, non mi dispiace più di tanto)
e dall’ufficio della donna raccoglie informazioni su dove si trova Jed, a cui rimane poco tempo.
Infatti anche Rose sta arrivando da lui, per vie diverse però.
Prima si fa un giro nei sogni dei suoi amici e qui ci tengo a dire che è la cosa più invasiva di questo mondo.
Potere figo, ma se l’avessi io vorrei essere in grado di controllarlo meglio, perché nei sogni della gente che conosco non vorrei entrare MAI.
Ovvio che lì, sempre a farsi i cazzi che non sono suoi, chi trova Rose? Il Picciono!
Insieme i due viaggiatori dei sogni trovano Jed, che in quel momento sta interpretando il Sandman.
Infatti esclama “Io sono il Sandman!” e questa è la reazione meravigliosa del Picciono.
Gault è colta in flagrante e Dream se la può portare via così, su due piedi.
Cioè… Lascia nella merda Rose e Jed. Se ne va!
A lui interessava trovare Gault; una volta trovata che gliene frega del bambino e della sorella? Li molla lì.
Rose sa dov’è Jed, ma non può arrivarci subito.
È vero che il Sandman non può fare molto di più di ciò che ha fatto, perché trovare Jed nel mondo degli svegli è una cosa che deve fare Rose, ma almeno fai finta di essere interessato, chiedi, saluta, lascia il numero di telefono per contattarti…
No, se ne va.
Ma io boh…
No, ma scherzo, eh?
Io ADORO Dream proprio per queste cose che fa.
Se le migliora col tempo va bene, ci sta, se diventa più empatico nei confronti degli esseri umani ha senso e lo accetto, magari Hob gli insegna pure qualcosa.
Però a me così menefreghista piace.
Ma da Jed arriva il Corinthian!
E sistema tutti, ma proprio tutti.
Va beh, le merde da sistemare sono solo due e che problemi ci sono?
Non ce lo fanno vedere, intuiamo solo cos’è successo.
E siccome il Corinthian arriva nel momento in cui Barnaby sta per andare a spaccare tutte le ossa a Jed, capirete che la gioia di sapere cos’ha fatto il ragazzo dai tre sorrisi è immensa.
Non mi frega nemmeno di vedere massacrare i due, mi basta che sia successo.
Nel fumetto la sorte delle due merde, che sono merde anche lì, purtroppo è vaga.
Sì, il Sandman arriva
(perché nel fumetto è Dream che va a casa di Jed a cercare i due Arcani perduti)
con una sorta di esplosione che coinvolge anche le due merde e poi Jed scappa.
Ma non si capisce bene se quei due sono morti.
Nella serie la punizione c’è, è perfetta, è meritatissima ed è certa.
Io sono a posto così.
E Jed va via col Corinthian.
Sai, ti dirò Jed, secondo me mille volte meglio il Corinthian.
Non è una merda che abusa i bambini almeno, sta su un piano superiore.
O almeno non finge di essere quello che non è.
Lyta e Hector nel frattempo fanno progetti.
Mano a mano che Lyta passa del tempo col marito è sempre più propensa a restare con lui.
E ora si ritrova anche incinta così, da un minuto all’altro, molto incinta.
Dopo un bacio.
Alla faccia, Hector!
La pancia cresce nel giro di minuti, in completa antitesi con quello che invece succedeva nel fumetto.
E Lyta si trova a dover gestire questa cosa perché…
Rimane incintissima anche nel mondo degli svegli.
Questo servirà a spiegare un’altra situazione simile di cui sapremo più avanti, secondo me anche per quello è stata cambiata la storia di Lyta in questo modo.
Rose trova Jed, ma non materialmente.
Si presenta a casa delle due merde in tempo per vederne portare via i cadaveri, ma di Jed non c’è traccia.
Nel Dreaming, intanto, Gault cazzia il Sandman.
Gliene dice un bel po’e tra le cose che gli dice afferma anche di non voler essere un incubo, ma un sogno.
L’ho già detto che la adoro?
Adorabile.
Apriti cielo, il Picciono è tutto regole e leggi da seguire. Solo quando cazzo fa comodo a lui.
In più è pure permaloso come la merda e vai a dirgli che ti ha creato in un modo, ma tu vuoi essere in un altro. Se la lega al dito, lo stronzo.
“Non è una tua scelta,” le dice il Sandman.
Ma che cazzo! Deciditi però, perché col Corinthian non adotti proprio lo stesso principio.
Se sogni e incubi devono, a forza, seguire solo la loro natura, allora non lamentarti di ciò che fanno.
Dovresti lasciare il Corinthian a fare come desidera e punire Gault perché invece vuole fare altro.
Invece no, punisci tutti solo perché non fanno le cose come vuoi tu.
In realtà non è proprio così, so che sto generalizzando e che il Corinthian in realtà caga molto fuori dal vaso anche per essere un incubo, però mi dà fastidio che con lui vengano applicate le regole in modo diverso.
Se il Sandman è il creatore, LUI deve creare meglio e deve ascoltare le sue creature.
Se non è previsto che loro abbiano libero arbitrio in tutto e per tutto, allora LUI ha il dovere assoluto di guidarle meglio.
Ma non ha mai voglia di fare un cazzo.
Sarà nel periodo dell’adolescenza Endless probabilmente, che mi sa che è lunghissima, mannaggia.
Dream dice una cosa interessante; nemmeno io posso essere qualcos’altro e così non possono gli altri.
Che è un discorso molto di merda, Mr Picciono, se lo lasci dire.
Non posso io, figuriamoci voi.
Gault gli risponde che tutti se ne sono andati quando lui non c’era
(come a dire fatti una domanda e datti una risposta, cretino)
e che quelli che sono tornati adesso non l’hanno fatto per amore suo, ma solo perché avevano paura di ciò che lui poteva fare loro.
“I am not afraid,” (Io non ho paura) conclude Gault.
“You should be,” (Dovresti) risponde il Picciono.
Ma lo sapevo che rispondevi così maledetto Picciono, stronzo e permaloso come la merda.
I creatori non incutono paura nelle loro creature! Vergogna!
Lui la condanna a mille anni nelle tenebre e lei mentre scompare dice “Better that than to make others afraid” (Meglio quello che incutere paura negli altri).
LA AMO LA AMO LA AMO!
Ed ecco lì l’altro motivo per cui Gault aveva tanto a cuore Jed.
La paura che Jed provava nei confronti dei suoi genitori in affido era così ingiusta che Gault si è sentita subito in dovere di aiutare.
Perché lei non vuole incutere paura, a dispetto della sua natura di incubo, e non capisce come altri possano provare piacere nel farlo.
Non è giusto che qualcuno incuta così tanto terrore in un’altra persona.
Se provi piacere nel fare paura agli altri, o se instillare paura è l’unico modo che conosci per esercitare il tuo potere, allora sei una merda.
Chiaro, Picciono?
Questo chiaramente vale di più per gli esseri umani, ma se un incubo non vuole fare paura che male c’è? Prova ad ascoltarlo.
Prendi e porta a casa, Sandman, devi imparare.
Hai pure fatto il cazziatone giustissimo a Hob quando faceva il mercante di schiavi, e tu non provi a dare più libertà alle tue creature?
Almeno a quelle che chiedono con questa grazia di provare ad essere un’altra cosa.
Gault mi strazia l’anima, soprattutto quando esala l’ultimo respiro e dice “Even a nightmare can dream” (Anche un incubo può sognare). Certo che può.
Se non lo sapete ve lo dico io: il Picciono quando fa le cazzate non lo ammette. E se glielo fai notare poi se la prende anche con te.
E non impara mai un cazzo.
L’aveva già fatto con Hob e ora lo ripropone con Lucienne.
Lucienne gli dice che anche lei era altro, prima di diventare la bibliotecaria del Dreaming e che “We all change, sir, even you perhaps…” (Tutti cambiamo, signore, pure lei, forse…)
Miiii! La tragedia! Non l’avesse mai detto.
Il Picciono, permaloso come la merda, potenziato a duecentocinquanta mila
(livello rilevato dallo Scouter di Vegeta)
risponde male a Lucienne e le dice praticamente di tornare a fare il suo lavoro e non provare a fare il Signore dei Sogni al posto suo.
Ma vaffanculo, Picciono.
Non so se l’hai notato, Dream, ma in questa puntata stai sul cazzo un po’ a tutti.
Scrivo da quando ho preso in mano una penna per la prima volta. All’epoca mi limitavo a ricopiare le lettere che vedevo, poi col tempo ho imparato a metterle insieme per comporre parole e da lì in avanti è stata tutta una discesa nel pozzo senza fondo della mia immaginazione e della mia logorrea.
Qui ne troverete svariati esempi.
Amo l’intrattenimento ma sostengo a gran voce i numerosi, necessari, abissali cambiamenti che deve fare per diventare un intrattenimento giusto per tutti.
Serie tv di cui potrei parlare per i secoli a venire: Hannibal, Our Flag Means Death, The Sandman…
Film della mia vita: Predestination, Big Fish, Donnie Darko, Men & Chicken…
I MIEI Videogiochi: Death Stranding, The Last of Us Part II, Little Nightmares.