The Evil Within 2 è un altro viaggio che non si dimentica facilmente.
Rispetto al primo The Evil Within questo secondo capitolo mira più alla strategia e all’azione che al suscitare angoscia, ma il risultato finale è un ottimo mix tra le due cose: atmosfera e gameplay.
E avevo detto giammai!
Invece ci sono cascatǝ di nuovo, perché se giochi il primo The Evil Within non puoi non giocare il secondo.
Così, dopo aver dimenticato un po’ i coccoloni e l’ansia costante e totale del primo, mi sono buttatǝ in The Evil Within 2.
CHE BELLO.
Leggermente meno spaventoso del suo predecessore.
Per quanto mi riguarda penso la motivazione sia da ricercare negli spazi più aperti di questo secondo titolo, nelle side missions, nella possibilità di prendersi delle pause dall’orrore della storia principale, di tanto in tanto.
Le side missions sono quasi tutte evitabili, ma a portarle a termine si guadagnano esperienza e armi utili.
Io qualcosa l’ho saggiamente schivata perché la particolarità delle side missions è che hanno anch’esse i loro nemici da incontrare e, a volte, veri e propri boss.
E si sa che, se posso, io mi facilito la vita.
Ma completare tutto il gioco deve dare una soddisfazione immensa.
In The Evil Within 2 ci sono molte più possibilità di migliorare Sebastian (che comunque correrà sempre come un bradipo stanco), di migliorare le armi, di craftare cose utili, di allenarsi al tirassegno.
Le dinamiche ricordano molto di più quelle di Resident Evil 4, ma con una storia molto più articolata dietro; una storia che non ho gradito in tutto ma non per questo ho disprezzato il gioco.
The Evil Within 2 si collega al primo titolo così bene da rispondere a molte domande che col primo erano rimaste in sospeso.
Purtroppo in quanto a personaggi e fine che fanno avrei da ridire parecchio.
Ma non è che un gioco diventa brutto se la storia non va dove vuoi tu o i personaggi fanno cose che non vorresti facessero.
Bellissima esperienza di gioco che consiglio a tuttǝ quellǝ che amano ragionare sulle strategie da usare per superare certi nemici, amano essere inseguiti e scappare (non velocissimi) o usare lo stealth per non farsi beccare.
Io non amo nessuna delle suddette cose eppure penso che The Evil Within 2 sia tra i titoli più belli che ho giocato.
E questo è il mio gameplay
ma calcolate che voi potete far durare The Evil Within 2 molto di più.
Io ho solo visto la superficie di tutte le side missions disponibili.
Scrivo da quando ho preso in mano una penna per la prima volta. All’epoca mi limitavo a ricopiare le lettere che vedevo, poi col tempo ho imparato a metterle insieme per comporre parole e da lì in avanti è stata tutta una discesa nel pozzo senza fondo della mia immaginazione e della mia logorrea.
Qui ne troverete svariati esempi.
Amo l’intrattenimento ma sostengo a gran voce i numerosi, necessari, abissali cambiamenti che deve fare per diventare un intrattenimento giusto per tutti.
Serie tv di cui potrei parlare per i secoli a venire: Hannibal, Our Flag Means Death, The Sandman…
Film della mia vita: Predestination, Big Fish, Donnie Darko, Men & Chicken…
I MIEI Videogiochi: Death Stranding, The Last of Us Part II, Little Nightmares.