Ho giocato a Obusite, un indie game che viene sempre dal sito Itch.io. Stavolta il titolo me lo ha suggerito Len. E’ stato un gioco fantastico, fatto benissimo e l’omaggio al più famoso Little Nightmares si vede tutto.
Come in Little Nightmares, il protagonista è una creatura piccola e indifesa, costretta a destreggiarsi in un ambiente ostile con trappole sparafleshanti.
Mi sono subito immersa in questa enorme casa piena di stanze e oggetti da scalare e saltare.
Costretta a nascondermi e fuggire per sopravvivere agli sparafleshii di nonno Belardo!
Così ho chiamato lo strano tizio che usciva dagli specchi per inseguirmi e farmi fare cheese! Sta’ ceppa, nonno!
Al posto della faccia nonno Belardo aveva una sparaflesha! Ovvero una macchian fotografica! Ma si può?
Tra Puzzle e Platforming
Il gameplay di Obusite mescola elementi puzzle e platforming.
Puzzle molto semplici, come aprire una porta e raggiungerla prima che si richiuda.
Però si sa che quando c’è un tempo limite l’ansia di non fare in tempo spesso te frega!
Però diciamo che è tutto molto semplice, basta solo un minimo di concentrazione, precisione (in particolare nei momenti di fuga mentre si saltano ostacoli anche improvvisi) e anche quel pizzico di fortuna che aiuta sempre!
Bello veramente ben fatto!
Mi sono divertita molto e penso che sia una di tante piccole perle che si trovano su Itch.io, che meriterebbero il loro giusto spazio nel vasto mondo videoludico.
Da provare!
La parola a Len:
Ho scovato questa piccola perla proprio grazie al vasto mondo di gamers che condividono gameplay su YouTube.
Siamo tantissimi, è vero, però ben venga essere tantissimi quando questo aiuta a far girare la voce su certi giochi che altrimenti resterebbero nell’ombra.
Ho solo intravisto Obusite e l’ho trovato visivamente uno spettacolo e niente male anche in quanto a problemi da risolvere e affrontare.
Mi è venuta in mente Lara, col suo venerdì horror sul suo canale, e le ho chiesto se aveva voglia di giocarlo, perché contavo sulla sua destrezza e sulla sua bravura per finire il gioco e anche per apprezzarlo. E avrei voluto vederlo giocato da lei.
Quando lei mi ha proposto di farle compagnia in vocale mentre giocava non potevo chiedere di meglio.
Certi giochi io li apprezzo molto di più guardati e non giocati.
Obusite è andato anche oltre alle mie aspettative, considerando che è il lavoro di poco più di un mese di poche persone.
Un grandissimo risultato ottenuto partendo dall’ispirazione presa da Little Nightmares.
Ma non è uno scopiazzamento e basta, è proprio come un omaggio dovrebbe essere: ispirazione per creare qualcosa di nuovo.
L’atmosfera è simile a quella di Little Nightmares, ma a suo modo originale; con questo nemico orrendo con capacità fuori dall’umana comprensione, il fatto di essere piccoli piccoli in un mondo ostile ed enorme, il fatto di dover utilizzare proprio quell’ambiente ostile per risolvere enigmi ambientali e tirarsi fuori dai guai.
Devo dire che Lara è stata bravissima, perché per quanto il gioco fosse fluido a guardarlo, molto probabilmente i comandi non rispondono immediatamente e sempre al meglio.
Obusite è uno di quei giochi in cui spesso si ripetono le scene di inseguimento ancora e ancora perché non si azzecca il punto giusto in cui salire o non si preme il giusto tasto nel giusto momento. Questo accade anche in Little Nightmares.
Per fortuna i programmatori sono stati attenti a mettere checkpoint ravvicinati per non rendere immotivatamente frustrante l’esperienza di gioco.
Alla fine è stata una piccola grande scoperta.
Un ottimo lavoro.