La storia si svolge nel XVIII secolo, durante la Guerra dei Sette Anni, e ha come protagonista Shay Patrick Cormac, un giovane Assassino che diventa Templare. Quello che sto per raccontarvi è il suo viaggio da Assassino a membro dei Templari e il suo ruolo nella distruzione della Confraternita degli Assassini nel Nord America. In poche parole Shay ha insinuato un dubbio: I Templari sono veramente i “cattivi”? E gli Assassini sono veramente i buoni? Un capitolo sicuramente significativo che ha lasciato il segno.
All’inizio del gioco, il nostro Shay Patrick Cormac è un giovane membro della Confraternita degli Assassini del Nord America, guidata da Achille Davenport.
Shay è un Assassino talentuoso ma irrequieto, che dubita della Confraternita e delle sue azioni.
Durante una missione a New York, Shay si unisce ad altri Assassini per recuperare una misteriosa scatola e un manoscritto, che contengono informazioni sui “Frutti dell’Eden“.
Potenti artefatti lasciati dalla Prima Civilizzazione. Su questo capitolo della serie devo per forza raccontare alcune cose sulla storia, per certi versi è la chiave di volta, il collegamento che non ti aspetti.
Lo scopo della Confraternita degli Assassini è quella di trovare e proteggere questi manufatti.
A un certo punto del gioco, Shay viene inviato a Lisbona per recuperare un Frutto dell’Eden.
Durante questa missione, Shay riesce a localizzare un Frammento ma, quando tenta di recuperarlo, provoca inavvertitamente un terremoto catastrofico che devasta la città, causando la morte di migliaia di persone.
Profondamente scosso dal disastro che ha causato, Shay inizia a mettere in discussione le motivazioni degli Assassini.
Si rende conto che la Confraternita sta rischiando di distruggere città intere nel tentativo di trovare i manufatti.
Tornato in America, Shay affronta Achille e i suoi compagni, esprimendo i suoi dubbi.
Shay ci prova in tutti i modi, ma non riesce a convincere la Confraternita a lasciar perdere la ricerca dei preziosi manufatti, che viene respinta con forza da tutti.
Di fronte alla riluttanza degli Assassini a cambiare rotta, Shay decide di agire da solo e tenta di rubare il manoscritto che potrebbe portare ad altri disastri.
Scoperto dai suoi compagni, Shay viene attaccato e, in una sequenza drammatica, fugge dagli Assassini.
Durante la fuga, Shay viene gravemente ferito cadendo da una scogliera e dato per morto dalla Confraternita.
Shay invece è tutt’altro che morto e viene recuperato da una nave britannica.
Al suo risveglio, si ritrova a bordo della Morrigan, una fregata di proprietà dei Templari.
Shay conosce a questo punto due Templari, tra cui George Monro e Haytham Kenway (figlio di Edward Kenway, protagonista di Assassin’s Creed IV: Black Flag), che lo accolgono e curano le sue ferite.
Affascinato dalla loro filosofia di ordine e controllo, Shay si unisce ai Templari, trovando in loro uno scopo comune per fermare gli Assassini e prevenire ulteriori catastrofi.
Addestrato da Monro e Kenway, Shay diventa rapidamente uno dei loro più abili agenti.
Inizia così, al comando della Morrigan, una caccia spietata ai compagni della Confraternita degli Assassini.
La sua vendetta è spietata: uno ad uno, Shay rintraccia e uccide i suoi ex compagni, tra cui Liam O’Brien, suo amico di lunga data, e Hope Jensen.
Shay affronta anche il suo mentore, Achille, il quale finalmente comprende la gravità delle azioni della Confraternita.
Tuttavia, durante il confronto finale, Shay risparmia Achille, lasciandolo vivere ma privandolo della capacità di guidare gli Assassini, mettendo fine alla Confraternita del Nord America.
Alla fine del gioco, Shay riesce a recuperare la misteriosa scatola e il manoscritto, assicurando ai Templari il vantaggio necessario per contrastare gli Assassini nei futuri conflitti.
La sua trasformazione da Assassino a Templare segna un cambiamento significativo nella lotta tra le due fazioni, evidenziando le complessità morali e le motivazioni dei Templari e degli Assassini.
La storia di Shay si conclude con lui che continua a servire l’Ordine dei Templari, determinato a mantenere l’ordine e prevenire il caos causato dall’incauto desiderio degli Assassini di scoprire i segreti della Prima Civilizzazione.
Assassin’s Creed Rogue si distingue per l’approfondimento di tematiche come la lealtà, il tradimento e le convinzioni personali.
Shay è un personaggio complesso, la sua crescita, il senso di appartenenza, il suo criticare le azioni della Confraternita degli Assassini, insinuano domande sulla natura del potere e del controllo.
Giocandolo, dubitare della Confraternita degli Assassini è facile.
Assassini e Templari sono rispettivamente i buoni e i cattivi? E se fosse il contrario?
Dopo tanti anni giocando anche i titoli a seguire dopo Rogue, sono arrivata alla conclusione che “il mondo è bello perchè è vario” anche nell’universo di Assassin’s Creed.
Quindi è giusto che persone o gruppi di persone (come in questo caso) perseguano ciò che è giusto per loro. Però se perseguono scempiaggini vanno fermati.
Io ho scelto da che parte stare.
Dopo questo capitolo ho conosciuto altri protagonisti, e di conseguenza ho deciso che:
“Nulla è reale…tutto è lecito. Agiamo nell’ombra per servire la luce.”
E voi da che parte state, Assassini o Templari?
Condivido la mia passione per i videogiochi le serie tv e i film...adoro gli horror in generale...quando riescono a trasmettermi tensione!