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Anne Rice’s Interview With The Vampire 2 – 03 – No Pain

Anne Rice’s Interview With The Vampire 2 – 03 – No Pain

Il terzo episodio di questa seconda parte di Interview with the Vampire si apre con un interessante incontro.

Interview with the VampireDaniel sta facendo colazione fuori dall’appartamento di Armand e Louis.

Nel ristorante dove si trova viene avvicinato da un agente della Talamasca, una società segreta che tiene d’occhio i vampiri, le streghe, i lupi mannari, i politici e tutti gli altri mostri.

No, in realtà i Talamasca, un po’ come il gruppo di Torchwood, si tengono informati su ciò che accade sulla terra e che non è esattamente terrestre.

Ma molti di loro, guarda caso, indagano fino ad un certo punto, poi se hanno la possibilità accettano il Dono Oscuro.

Questo a dimostrazione del fatto che poi tanto Oscuro ‘sto dono non è.

Bella scusa quella di indagare sui vampiri e poi, già che ci sono, ad una certa mi faccio vampirizzare.

Va beh.

L’agente Raglan dice a Daniel che hanno infilato file interessanti nel suo laptop; di dare un’occhiata a quei file, insomma.

Ed io amo come Daniel non si fa impressionare da nulla.

Avendo a che fare con due vampiri tutto il giorno figurarsi se Raglan lo mette a disagio.

Daniel lo tratta con sufficienza, senza dargli soddisfazione. Ma da bravo giornalista ovviamente si segna tutto ciò che gli viene detto e non mancherà di controllare il suo laptop.

Che comunque, Daniel, potresti pure proteggere un po’ di più.

Come password avrà FUCKTHESEVAMPIRES123.

Ma ancora di più amo l’interazione di Daniel con Armand appena rientra a casa.

Armand si scusa per l’intrusione nella testa di Daniel ad opera di Louis.

È difficile stabilirlo con certezza, con Armand, ma credo sia sincero.

Per lui Daniel è stato sì maleducato, ma Louis non doveva esagerare sbattendogli in faccia tutti quei ricordi personali su Alice.

Louis è crudele.

Vorrei ripeterlo.

In molte delle cose che fa e che ha fatto è crudele, a dispetto di ciò che Lestat gli dice nella prima stagione You were never cruel, Louis.”

Un cazzo, Louis è crudele eccome e credo che quella frase Lestat non l’abbia mai detta, se l’è inventata Louis per sollevarsi la coscienza che non ha.

Vedremo anche nel corso di questa puntata quant’è crudele e mostro Louis.

Forse è per quello che l’ho rivalutato così tanto in questa seconda stagione: rigurgita meno umanità anche a parole.

Nel senso che senza avere Lestat da insultare vicino, Louis dice meno cazzate sulla sua presunta umanità e risulta meno fastidioso.

Armand racconta a Daniel di come lui ha conosciuto Lestat.

Era il 1556 e Armand era a capo di un coven chiamato Children of Darkness.

Quanta fantasia.

Un gruppo di vampiri che stava nascosto nell’ombra e si vergognava di ciò che era.

All’improvviso, tempo dopo, in tutta la tristezza di questa vita da reclusi sottoterra, nasce il vampiro Lestat. Armand avverte subito la sua presenza.

Siamo a Parigi e Lestat si esibisce sul palco, da attore.

Per i Children of Darkness, nascosti agli umani e lontani dal mondo in superficie, la baldanza del vampiro Lestat è inaccettabile e assurda.

Ora vorrei fare un paio di considerazioni estemporanee, perché nella mia sofferta lettura del secondo libro della Rice io sono proprio al punto in cui Lestat viene fatto vampiro.

Avanti non sono andatǝ, quindi mi limito a fare un confronto solo con la parte in cui Lestat è vampirizzato.

Nella serie non viene detto nulla, penso che il tutto sarà lasciato per la terza stagione in cui Lestat la farà da padrone, ma con le informazioni che ho dal libro, io so che Lestat è stato fatto da Magnus nel giro di cinque minuti.

Magnus lo fa, gli dice che lo considera il suo erede e poi si uccide buttandosi nel fuoco.

I vampiri sono Drama Queen per eccellenza, ormai è stabilito.

Dalla descrizione che Lestat fa di se stesso, perché il libro è narrato da lui in persona, noi ci troviamo di fronte un ragazzo con idee sulla morte e sulla vita molto interessanti e ad un certo punto ti dici che se c’è qualcuno che merita il Dark Gift quello è lui.

Ma nel libro Magnus in realtà sembra farlo vampiro perché è carino.

È biondo, ha gli occhi azzurri, è bello… Lo preservo e lo faccio mio erede.

Che squallore.

La fissazione della Rice per giovinezza e vita eterna per me è pesante e non poggia su basi che io condivido.

Questo lo ripeterò sempre.

Ma Lestat aveva tutte le caratteristiche MORALI per meritare la vampirizzazione.

Eppure non vengono menzionate.

Nella serie Armand ci dice che Lestat è stato quasi un profeta per tutti gli altri vampiri.

La sua nascita e il suo modo di essere vampiro hanno cambiato le idee all’interno di tutta la comunità di vampiri. Prima solo di quelli nei paraggi, poi anche di tutti gli altri.

Lestat si esibiva di fronte agli umani, viveva in mezzo a loro, amava un umano, Nicolas.

Dello stile di vita tenuto dai vampiri fino a quel momento Lestat se ne frega perché è vanitoso, egocentrico, vuole avere folle ad acclamarlo e degli umani ha bisogno.

Nel racconto di Armand vediamo un altro Lestat ancora, diverso da quello narrato da Louis.

Armand si innamora di questo nuovo vampiro che va contro ogni regola e ne è affascinato. Cerca di manipolarlo per farlo entrare nel coven.

Ma figurarsi se Lestat è interessato a QUEL modo di vivere del coven.

Armand gli rapisce Nicolas per costringerlo a presentarsi nel coven per riprenderselo.

E Lestat va a riprenderselo.

Questa è una scena spettacolare.

Oltre ad essere un mini capolavoro di costumi e ambientazione, la scena è tutta in francese e questo le conferisce anche più intensità.

Lestat si presenta con un crocifisso gigante sulle spalle minacciando tutti i vampiri presenti, che in effetti vedendo il simbolo religioso indietreggiano.

Eppure Lestat fa loro un discorso su dio e sul peccato che cambia il loro modo di pensare.

Non nascondetevi, non abbiate timore di dio, voi siete dio perciò smettetela di nascondervi sottoterra.

Daniel becca subito Armand e lo blocca dicendogli che è stato lui stesso a permettere a Lestat di portare scompiglio nel coven.

E Armand conferma che Lestat ha semplicemente avuto più fegato di lui a dire ad alta voce cose che pensava Armand stesso.

Da quel momento Armand perde il suo coven, che si disperde nel tentativo di vivere l’immortalità come suggerito da Lestat.

Armand rimane solo, è anche un filino innamorato. Lestat subito gli balza addosso per tornaconto personale.

Lestat va a cercare Armand perché vuole i suoi poteri. Armand è un vampiro antico, quindi ha poteri che Lestat nemmeno si immagina.

Lestat va a sedurlo perché vuole bere il suo sangue e ottenerli.

Direi anche che ce la fa.

Perché se ne accorgerebbe chiunque che Lestat vuole approfittarsi della situazione. Chiunque tranne Armand, che ci casca in pieno.

Lestat fonda il Teatro dei Vampiri, dando l’idea ad Armand di bere sangue umano davanti a tutti, in opere teatrali, così da non nascondersi più. Poi lo abbandona.

Armand è sedotto e abbandonato.

Armand dice di essere stato innamorato di Lestat e che Lestat gli ha spezzato il cuore. Louis arriva nel bel mezzo del racconto e conferma.

Secondo me Louis conferma giusto per avere la scusa per insultare Lestat, mentre Daniel lì è l’unico a fare domande che esulano da questa cazzata di telenovela di chi stava con chi e chi ha lasciato chi.

Daniel è sveglio, brillante e Armand lo sa molto bene.

Quindi mi chiedo, perché ha permesso che Louis procedesse con la sua intervista e ne organizzasse addirittura un’altra?

Ne riparliamo alla quinta puntata.

È arrivato Louis e purtroppo ricomincia a parlare.

Lasciamo la storia interessante di Lestat per tornare a ‘ste due piaghe di vampiri a Parigi: Claudia e Louis.

Claudia, come previsto, entra nel coven con tutta la passione possibile.

Si mette d’accordo con Louis su cosa dire sul loro maker.

Come facciano a pensare di poter fregare il coven non lo so. Due arroganti.

All’interno del coven Claudia è trattata di merda, peggio di come la trattava Lestat, ma a lei sta bene.

Armand non ha interesse per Claudia, ma si sta innamorando di Louis.

Quindi, anche se sono entrambi colpevoli di aver infranto più di una regola del coven, solo Claudia ne paga le conseguenze. L’ingiustizia qui è atroce.

Questo stronzo di Louis è più adulto, più consapevole, colpevole allo stesso modo di aver infranto regole importantissime, eppure perché piace al capo viaggia in corsia preferenziale.

Alle passeggiate romantiche con Armand, però, Louis fa partecipare sempre Lestat.

Louis non vuole far parte del coven e propone ad Armand le stesse cose che alla fine diceva Lestat. Vuole essere libero e indipendente, alla luce del sole (metaforicamente parlando) e non chiuso nel coven.

Armand ha già sentito più o meno queste parole e Armand non funziona bene al di fuori di un coven.

Armand vuole avere qualcuno su cui comandare, vuole delle regole da far rispettare, salvo poi mandare tutto all’aria quando arriva chi gli smuove qualcosa dentro. Ma soprattutto quando questo qualcuno gli dice chiaramente che del suo coven non gliene frega una ceppa.

Armand è capace di calpestare regole e coven solo quando fa comodo a lui, perché il capo è lui.

Mentre i due deficienti raccontano la loro telenovela focalizzandosi sulle cagate romantiche che si dicevano, Daniel vede cose interessanti sul suo laptop hackerato dalla Talamasca.

Non è il momento, però, e da umano non sa fare due cose insieme, parlare coi due vampiri e guardare foto e video, perciò viene quasi beccato da Louis.

Che poi capirai che cazzo di problema poteva esserci ad essere beccato. Probabile che Louis nemmeno ci capiva un cazzo dei file che stavi aprendo sul desktop, Daniel.

Ad ogni modo l’allarme rientra, ma per la prima volta si vede Daniel in difficoltà.

Le allucinazioni di Louis proseguono e, mentre parla del bene e del male seduto al tavolo di un bar con Armand, sente Lestat suonare al piano una canzone partorita dalla sua testa e frutto dei suoi sensi di colpa.

La canzone è uno spasso di cattiveria (e anche di verità) e il fatto che Louis se la sia immaginata da solo, però l’abbia messa in bocca a Lestat, dice tutto.

Armand si rompe delle cazzate di Louis e gli dice che è ora di finirla. Sa benissimo che Louis sta mentendo sul suo maker.

Louis ammette tutto di Lestat e la conversazione tra lui, Armand e l’allucinazione di Lestat è un altro momento di eccezionale paradossalità.

Louis esce da quella conversazione con una scenata.

Ora ha paura per se stesso e per Claudia. E DEVE uccidere del tutto Lestat se vuole continuare.

Continua a dire di aver ucciso il suo maker, è ciò che confessa anche ad Armand, ma io ancora sono convintǝ che non lo creda veramente.

In ogni caso la grande legge del coven non ammette neanche il tentato omicidio del maker, come vedremo.

Perciò sia Claudia che Louis sono in guai seri.

Arrivato al parco, Louis trova Dreamstat e sul subito lo bacia e lo abbraccia.

Poi inizia a picchiarlo selvaggiamente e solo dopo si accorge che era un poveraccio che passava di lì.

Louis l’umano, eh? Louis il giusto.

Beh, aveva bisogno di far del male a Lestat anche nella sua testa, come se non gliene avesse già fatto abbastanza nella realtà.

Dreamstat glielo dice anche mentre viene picchiato “Tu sai amare solo così, Louis.” Essendo questa una considerazione fatta dalla mente di Louis, penso che almeno un po’ di consapevolezza ce l’abbia.

A casa Louis non informa Claudia di quanto accaduto.

Claudia è felice che ci sarà la sua iniziazione per entrare nel coven e, sul filo di questo stato d’animo, si sente di raccontare della violenza subita da Bruce nella prima stagione.

Siccome è Louis che sta raccontando tutto questo a Daniel, deduco che Louis sapeva tutto della violenza subita da Claudia anche quando si è incazzato con Daniel per avere fatto domande sulle famose pagine del diario strappate, nella prima stagione.

È un grande passo avanti che Louis ne abbia parlato e abbia deciso di includere i pensieri di Claudia su quanto successo. Perché lei aveva tutto il diritto che venissero ascoltati.

Quello ha fregato di brutto Claudia, incontrare quella merda di Bruce.

Quella merda di Bruce è stata per Claudia la dimostrazione che Lestat aveva ragione a dire che i vampiri erano tutti malvagi.

Lei ha provato sulla sua pelle quella cattiveria e, non solo, al danno si è aggiunta la beffa di doversi dare la colpa di aver voluto provare a cercare i suoi simili.

Per intenderci, per me Claudia non ha colpa di un cazzo, Bruce è il solo e unico colpevole, ma Claudia stessa sicuramente si incolperà di essersi messa nei guai per il suo desiderio di trovare compagni vampiri.

E scoprire del coven ora la rende anche più furiosa nei confronti di Lestat che aveva fondato lui stesso un posto così bello e non ha mai detto niente a lei?

Questo risentimento di Claudia per Lestat la renderà più vulnerabile al coven e a quello che il coven ha in mente per lei.

È terribile il fatto che per ripudiare Lestat, per processare la violenza di Bruce e per slegarsi da Louis, Claudia debba entrare in un covo di serpi che non la tratterà meglio di tutti gli altri.

Povera, povera Claudia.

Santiago chiede ad Armand di liberarsi di Louis, perché non sta alle regole del coven, e Armand promette di sistemarlo dopo la cerimonia di iniziazione in cui Claudia entrerà di diritto nel coven.

Faccio notare che Armand non sta tanto a guardare chi ammazza, è uno molto svelto a liberarsi dei problemi.

Ad esempio Santiago ci dice che Armand ha fatto fuori il suo maker per molto meno di ciò che ha fatto Louis.

Quindi ripeto che per i cazzi suoi Armand si sa trattenere dal dispensare la sua giustizia del coven.

È un po’ uno shitty leader, perché alla fine è vero che Louis sta mettendo in pericolo il coven lì e Armand dovrebbe fare qualcosa.

Ora elenchiamo le cinque regole del coven che fanno parte dell’iniziazione di Claudia. Lei deve giurare su ogni regola di seguirla e rispettarla.

Le ha già infrante tutte in più occasioni, ovviamente.

Prima. Ogni coven ha il suo leader e solo lui può decidere chi vampirizzare.

Seconda. Non si vampirizzano bambini, mutilati, paralizzati.

Terza. Nessun vampiro può mettere per iscritto la storia dei vampiri.

Quarta. Nessun vampiro può rivelare la sua natura ad un umano e lasciare vivere quell’umano.

Quinta. Nessun vampiro può distruggere un altro vampiro a parte il leader del coven.

Ho da dire su queste leggi.

La prima legge, va beh, che squisita porcata simile alla dittatura umana. I vampiri dovrebbero essere più saggi di così, ma tant’è.

Per la seconda legge… Sono d’accordo sui bambini e su chi è paralizzato, ma i mutilati? Stiamo scherzando?

Quale sarebbe il problema? Ci sono persone che vivono benissimo prive di questo o quell’arto, che cazzo di legge è e fatta da chi? Decisa da chi?

Personalmente ritengo che essere trasformato in vampiro sia un dono, quindi chi manca di uno o più arti non dovrebbe aspirare ad essere un buon vampiro?

Ma vaffanculo.

E anche a chi è paralizzato, prima chiederei.

Non perché i vampiri non abbiano diritto di decidere chi cazzo vampirizzare, saranno scelte loro, per carità, ma se devi fare delle regole queste sono delle porcate.

Prima chiedi, invece di dare per scontato che chi è paralizzato o mutilato non ha desiderio di vivere per sempre.

Al massimo capisco che chi è paralizzato non possa andare a cacciare, e va bene, ma chi non ha un arto perché non dovrebbe poter essere un vampiro?

L’idea che chi ha scritto la storia metta in bocca ai vampiri questa sorta di abilismo mi dà fastidio.

Non solo.

Grazie al cielo è stata tolta nella serie, ma la Rice aveva messo anche un’altra regola importante del coven; quella di fare solo vampiri belli come insulto a dio.

Più un vampiro è bello e più è un insulto a dio.

Mamma mia.

 

Posso dire, mamma mia?

Che pietà.

Perché se viene vampirizzato un roito non è insulto abbastanza, certo. I brutti possono essere malvagi, ma i belli no. Un bello che è una creatura oscura fa inorridire dio.

Che cagata.

Che poi la bellezza è una cosa così soggettiva che è proprio impossibile una regola del genere.

Quindi vorrei capire: se un vampiro arriva e ha vampirizzato un umano che lui considera bellissimo, ma il coven lo trova una ciofeca, puniscono il vampiro?

Ma chi stabilisce chi è bello e chi no?

Va beh, la smetto perché altrimenti mi arrabbio.

La terza legge e la quarta d’accordo, ne prendo atto.

Però anche qui la cagata è dietro l’angolo perché in tutto il mondo le leggende sui vampiri si sprecano, i modi per ucciderli, la loro natura, i film girati, i libri scritti.

Perfino Lestat quando viene morso da Magnus ha come ultimo pensiero coerente “Questo è un vampiro.

Insomma, si ha una vaga idea di cosa siano i vampiri.

Quindi non è che state facendo un gran lavoro per far rispettare ‘sta regola.

A dire il vero l’ultima regola è quella con cui posso trovarmi più in accordo.

Posso capire il fatto di voler punire l’omicidio tra vampiri così come si punisce l’omicidio di umani ad opera di altri umani.

Però c’è caso e caso.

Tra vampiri dovreste accettare molto di più lo scannarsi a vicenda, siete creature che si basano su sangue e violenza, abbiate pazienza.

E poi quel “A parte il leader del coven” mi fa morire dal ridere.

Non si ammazzano gli altri vampiri, ma se sono il leader di un coven posso fare una strage.

Per me ‘ste regole sono delle cagate, per riassumere.

Claudia promette di rispettare ogni regola (evidentemente da adesso in poi) e così entra nel coven.

Louis intanto, solo con Armand, promette di lasciare Parigi visto che la sua presenza dà fastidio.

Armand gli elenca tutte le cose che ha fatto contro le regole del coven e gli fa intendere di avere intenzione di ucciderlo.

Louis aspetta solo di essere ucciso, prega per la vita di Claudia, ma Armand gli dice che Claudia è stata fatta troppo giovane e impazzirà, quindi anche lei ha vita breve.

Claudia intanto ha la prima grande delusione dal coven; interpreterà una bambina sul palco.

Hanno scritto un’opera per lei e la useranno per quello che sembra, una bimba, non per quello che lei sente di essere.

Proprio l’ultima cosa che Claudia voleva per se stessa.

Ovviamente Armand non uccide Louis.

Per me Armand non aveva nessuna intenzione di uccidere Louis, fin dall’inizio.

Faceva il doppio gioco con Santiago per tenerlo buono.

In realtà nella puntata non si capisce e sembra che Armand ci ripensi all’ultimo, ma io non ci credo.

Era già innamorato, non è che è successo in quel momento. Non l’avrebbe mai ucciso.

Non solo non lo uccide, ma i due si infrattano per farsi gli affari loro alla faccia di Claudia, del coven e pure di Lestat.

Che, fra parentesi, è stato l’amante di Armand e Louis lo scopre in quel momento.

In pratica il legame tra ‘sti due si basa più su quanto entrambi odiano Lestat che su altro.

Concludiamo quindi con Armand e Louis che di fatto diventano una coppia.

E mo’ sono cazzi.

Credo che Armand sia sincero nel suo amore per Louis, ma credo anche che non abbia dimenticato del tutto Lestat. E il fatto che Louis sia stato tanto con Lestat glielo rende preda allettante proprio per una sorta di rivalsa personale.

Ti porto via a Lestat e gliela faccio pagare.

Dal canto suo Louis sta con Armand per dimenticare Lestat.

Bellissima coppia, non c’è che dire.

Con basi solide.

Credo che Armand sia sempre aperto a fare male sia a Louis che a Lestat, perché sa molto bene che nessuno dei due è stato od è veramente interessato a lui.

Armand il suo compagno non l’ha ancora trovato e perciò tutti diventano sacrificabili, ad un certo punto.

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Scrivo da quando ho preso in mano una penna per la prima volta. All’epoca mi limitavo a ricopiare le lettere che vedevo, poi col tempo ho imparato a metterle insieme per comporre parole e da lì in avanti è stata tutta una discesa nel pozzo senza fondo della mia immaginazione e della mia logorrea.
Qui ne troverete svariati esempi.
Amo l’intrattenimento ma sostengo a gran voce i numerosi, necessari, abissali cambiamenti che deve fare per diventare un intrattenimento giusto per tutti.
Serie tv di cui potrei parlare per i secoli a venire: Hannibal, Our Flag Means Death, The Sandman…
Film della mia vita: Predestination, Big Fish, Donnie Darko, Men & Chicken…
I MIEI Videogiochi: Death Stranding, The Last of Us Part II, Little Nightmares.

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