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Anne Rice’s Interview With The Vampire – 04 – The Ruthless Pursuit of Blood with All a Child’s Demanding

Anne Rice’s Interview With The Vampire – 04 – The Ruthless Pursuit of Blood with All a Child’s Demanding

Siamo al quarto episodio di Interview with the Vampire e vi state chiedendo se ho una polemica di cui parlare anche questa settimana, vero? Sì, ce l’ho.

La polemica di oggi in Interview with the Vampire non è legata direttamente a questa serie e la affronteremo nel corso del racconto perché, signore e signori, arriva Claudia.

Ma andiamo con ordine.

All’inizio di questa puntata mister simpatia Louis de Pointe du Lac non si presenta al consueto colloquio con Daniel.

Rashid informa Daniel che Louis è stanco, si riposa oggi.

Louis… Ma vai un po’ a cagare.

Si riposa.

Non fa un cazzo tutto il giorno, cosa si deve riposare?

Lascia Daniel lì a girare per casa come un povero stronzo e ci credo che Daniel si infastidisce, è pure malato…

In casa c’è solo Rashid e Daniel deve avere a che fare per forza con lui.

Daniel è scontroso in generale, ma in particolare con Rashid.

Ecredo di capire il perché.

Il fatto che Rashid definisca Louis un DIO fa girare le palle anche a me, figuriamoci a Daniel.

Sta di fatto che le interazioni tra ‘sti due a me fanno impazzire per diverse ragioni, prima fra tutte quella legata a ciò che si scoprirà di Rashid all’ultima puntata.

Non so perché tengo tanto il segreto, immagino lo sappiate tutti cosa succede in questa serie, se state leggendo queste pagine, però è solo per non accelerare i tempi.

Ne parleremo poi.

Si vede proprio che Daniel è affascinato da Rashid e allo stesso tempo trova patetico il suo servilismo nei confronti di Louis.

Però lo studia e anche con Rashid usa più o meno lo stesso modo di relazionarsi che ha con Louis: lo punzecchia, ribatte, cerca il pelo nell’uovo in ogni cosa che dice.

Compitino del giorno per il povero Daniel è leggersi i diari di Claudia, la ragazzina vampiro di cui tra poco parleremo.

La ragazzina che Louis salva dalle fiamme e che poi viene resa vampiro da Lestat.

La ragazzina che almeno per i primi tempi sarà a tutti gli effetti la figlia dei due vampiri.

La ragazzina che scrive come Louis parla: come se non ci fosse un domani.

Claudia ha riempito diari e diari e, capirete, dopo essere diventata immortale, hai voglia quante giornate aveva da raccontare.

Tutta la genesi di Claudia è un argomento lungo che vale la pena affrontare perché per me è il terzo motivo nella top three delle ragioni per cui questa serie è venti volte meglio dell’opera a cui si ispira.

Tutto il pezzo riguardo a Claudia è stato reso finalmente INTERESSANTE.

Nel libro Interview with the Vampire è una parte atroce e dirvi che mi fa proprio un brutto effetto è dire poco.

Nel libro Claudia ha cinque anni ed è davvero troppo piccola per renderla un personaggio che possa interessare, almeno me.

Ed è qui che apro una parentesi di polemica come mio solito.

Non me ne frega nulla se si scrivono storie con dentro bambini, chiaro?

Qualunque cosa succeda ai bambini in questione non me ne frega nulla.

Sono personaggi, è una storia.

Punto.

Non difendo i personaggi delle storie dai loro autori.

Quella è una crociata, una caccia alle streghe, che mi ripugna.

Il fatto di considerare un artista alla stregua di un pedofilo perché scrive o disegna bambini.

CHI SE NE FREGA.

Lo ripeto per chi ancora non avesse sentito: non si giudica la moralità di una persona da quello che legge, scrive o disegna.

Di certo è possibile che tutti i pedofili nella loro vita abbiano scritto, disegnato o letto cose riguardanti bambini.

Ma non tutti coloro che leggono scrivono o disegnano personaggi bambini sono pedofili.

La capiamo la differenza? Perché è abissale.

Etichettare le persone con termini del genere senza motivazioni inconfutabili è grave tanto quanto commettere crimini sui bambini.

Detto questo, leggere di personaggi bambini o guardare disegni raffiguranti personaggi bambini non è la mia personale CUP OF TEA.

Perciò spetta a me non leggere e non guardare opere con dentro quei personaggi.

Perché a me non dicono nulla, qualunque sia la situazione in cui vengono inseriti.

Non mi piace, non guardo e non commento l’arte proposta.

Fine.

Tutti questi poliziotti in rete pretendono di imporre ai creators cosa possono o non possono disegnare e scrivere.

E usano la parola pedofilo con la stessa facilità con cui si starnutisce.

‘Sti imbecilli però non hanno mai nulla da dire quando le opere in cui i personaggi bambini sono presenti hanno fatto un mucchio di soldi o sono state pubblicate ed esposte dietro pagamento di una somma di denaro.

Quindi sono pedofili solo i poveracci che condividono arte senza essere pagati, brutti cretini difensori di personaggi inesistenti di ‘sta ceppa?

Tutto bene se i personaggi bambini vengono descritti in modo ambiguo e usati in modo ambiguo da chi viene strapagato?

La domanda ci sta perché, appunto, leggere di Claudia nel libro mi ha disturbato parecchio.

Ma non vado certo a definire la Rice con termini offensivi.

È una storia, lei si è sentita di farle prendere quella strada.

Finisce lì.

A me non piace.

La Claudia del libro è una bimba di cinque anni spesso descritta come una donna.

E ci sta e ho capito che è un vampiro, ma è un personaggio talmente assurdo ed inverosimile che nemmeno come vampiro è credibile.

E non è solo questo.

Più della bambina stessa disturba Louis e il suo attaccamento morboso a Claudia che spesso gli fa fare considerazioni sulla bambina che MAI ad un uomo dovrebbero passare per la mente.

Perché quella sarà pure in vita da decenni, però sempre una bambina sembra.

Va bene che parla come un’adulta, ha pensieri da adulta, ha lo sguardo da adulta, ci sta pure che tu mi descrivi la sua voce come sensuale, perché è un vampiro, d’accordo.

Ma quando cominciano tutte le descrizioni della pelle, della carne, delle labbra…

Mmmmh, lì mi urta Louis, mi urta moltissimo.

Capivo di più quando lei era umana e te la volevi mangiare, lì ci sta che tu me la descriva come un pezzo di carne da addentare, ma dopo basta.

Un padre non parla così della figlia.

Questo perché lui è Louis che tanto si fa la bocca con moralità e cose giuste da fare e non fare, eh?

Solo per quello.

Sei un ipocrita e hai anche dei problemi seri.

Lestat almeno questi problemi non li ha, se il racconto che fai è corretto.

La cosa assurda è che Louis descrive sempre Lestat come uno stronzo perché non ha il suo stesso rapporto con Claudia.

Per Lestat Claudia è inutile, è un problema, è zavorra, nonostante sia stato proprio lui a farla.

Ma nel leggere vi assicuro che a me dà meno fastidio come si comporta Lestat con la bambina di come si comporta Louis.

Va molto diversamente nella serie.

Nella serie per me funziona tutto a meraviglia.

Innanzitutto Claudia è un’adolescente, non una bimba.

Nel libro l’immensa colpa di Louis è di cibarsi della bimba e lasciarla lì mezza morta e mezza viva.

Così poi Lestat la prende e ne fa un vampiro.

Col consenso di Louis, un consenso dato dalla sua passività, come al solito.

Nella serie la colpa di Louis è di aver ammazzato e fatto scempio del corpo di una persona importante della città, azione che ha poi causato una rivolta e lo scoppio di incendi nel quartiere.

Claudia è un danno collaterale, perché si ritrova avvolta tra le fiamme in casa sua a gridare aiuto.

Louis la trova in fin di vita, la prende, la porta a casa e IMPLORA, IMPLORA Lestat di vampirizzarla per salvarle la vita.

LESTAT NON VUOLE.

Perché la prima cosa a cui pensa è l’ultima litigata avuta con Louis durante la quale lui gli ha detto che tra loro non funzionerà mai, che Lestat sarà solo per sempre.

La prima cosa che Lestat gli dice è “Volevi andartene e adesso vuoi una figlia con me?

Il momento è concitato.

Louis in realtà vuole più che altro salvare la ragazza, perché è stufo di sentirsi in colpa della morte di qualcuno.

E Lestat cede in fretta perché ama Louis, tutto lì.

Le due motivazioni, quella di Louis e quella di Lestat, per fare Claudia, sono entrambe una bella merda.

Entrambe.

Louis non è il santo che salva la povera ragazzina.

E Lestat non lo è altrettanto, visto che la vampirizza giusto per far piacere al vampiro che ama.

Sono due coglioni e Claudia ne fa le spese.

Però, tra le due opzioni, questi sono molto di più una coppia che decide di avere una figlia rispetto a quelli del libro.

Poco ma sicuro.

Anche perché una volta che Claudia è vampirizzata la tirano su proprio come una figlia, insieme, cosa che quelli del libro non fanno assolutamente.

Lei è incastrata in un corpo da quindicenne.

Adolescente perenne.

Pensate alla tragedia di ‘sti due poveri vampiri.

Vestita così, tra l’altro. L’avrà consigliata Louis di sicuro.

Ai miei occhi questa Claudia funziona di più.

Perché faccio fatica a comprendere come una bambina di cinque anni possa sviluppare le facoltà mentali per diventare una donna.

Ma la vampirizzazione ti espande il cervello?

Allora perché i vampiri non sono tutti geni, se quello è un aspetto della vampirizzazione?

Il cervello, a cinque anni, non ha tutte le capacità che ha un cervello del tutto sviluppato.

Il corpo stesso non ha tutte le funzioni che ne ha uno completamente sviluppato.

Un vampiro dovrebbe rimanere incastrato in quella che era la sua età umana per sempre.

Una bimba di cinque anni vampiro avrà un vocabolario che non finisce più, ad una certa.

Ma che diventi scaltra, erudita, una donna a tutti gli effetti, con le esigenze di una donna…mi chiedo secondo che principio succede.

Poi ci sta, perché tutto è possibile con la suspension of disbelief.

Però preferisco la ragazza adolescente.

Mi risulta più facile crederci e risulta meno fastidiosa l’interazione con due uomini adulti.

Perché diciamo anche che sono saturǝ delle dinamiche propinate fino ad oggi di uomini tanto grandi vicino a ragazze tanto piccole che finiscono poi per vedere come possibili compagne.

Mi disgusta la possibilità che un uomo adulto veda una ragazza molto giovane e che la prima cosa che pensi è che sarebbe bello portarsela a letto.

Quel tipo d’uomo mi fa tristezza sia nella realtà che nella finzione, perché è come se quello fosse sempre un risultato scontato.

Non lo è.

Voglio vedere uomini grandi che hanno con ragazze giovani atteggiamenti da adulti.

Ad esempio ciò che succede in Hannibal con Abigail, che MAI dai due uomini protagonisti viene vista come un possibile interesse romantico.

E qui avrei fatto Claudia anche più grande per far passare bene questo messaggio.

Basta uomini che vedono nelle ragazze tanto più giovani possibili compagne.

Esistono altri sentimenti, mi auguro.

Quindi è vero che la vampirizzazione di Claudia non ha grandi preparativi dietro, ma lo stesso mi fa piacere che i due si siano messi d’impegno a crescere un’adolescente e non un’infante.

Poi altra considerazione, su questioni tecniche.

Lestat nella serie dice

È incastrata nel corpo di un’adolescente e avrà il metabolismo di un’adolescente per sempre

perché Claudia ha sempre fame.

Allora come funziona, scusate?

Questa ha per sempre il metabolismo di un’adolescente, ma a quella del libro si sviluppa il cervello anche se è incastrata in un corpo di cinque anni?

Ma io boh.

Va beh, la Claudia della serie è fantastica.

Il modo in cui parla, racconta, vive ogni nuova esperienza è entusiasta e curioso.

Lestat e Louis sono subito due genitori pieni di risposte a tutte le domande che la ragazza fa.

Claudia chiama Louis papà e Lestat zio.

Mi interrogo su questa scelta, perché di fatto io non vedo differenza, soprattutto all’inizio, nel ruolo che hanno entrambi nell’educazione della ragazza.

Vedo entrambi presenti.

Louis più amorevole, Lestat più scazzato (ma capita anche nelle famiglie umane) e vedo entrambi interessati a Claudia e alla sua vita in generale.

Quindi che lei li veda con occhi così diversi mi pare strano.

Dopo si capirà di più la differenza tra i due, ma all’inizio no.

E anche in questa situazione piano piano Lestat finisce per diventare il cattivo, ma lo portano pure Louis e Claudia ad incattivirsi.

Louis e Claudia si possono parlare telepaticamente.

Cosa che Lestat non può fare con nessuno dei due perché è il maker di entrambi.

E per lui è brutto, terribile, essere escluso dal legame che si crea tra Louis e Claudia.

Ogni tanto cerca di compensare parlando in francese con Louis, in modo da non essere compreso da Claudia, ma di solito è quando litiga con lui, quindi non è per niente la stessa cosa.

Lestat ha acconsentito a fare una cosa che non voleva fare per accontentare Louis.

Certo, se si fosse rifiutato di salvare Claudia, Louis l’avrebbe odiato per sempre.

Lestat non ha avuto scelta. 

E adesso si ritrova estromesso da tutte le loro chiacchierate, spesso proprio su di lui, alle sue spalle.

Non è giusto.

Anche qui Louis è molto scorretto.

Sembra che Louis abbia sempre qualcosa da far scontare a Lestat e non si capisce bene perché.

A volte lo ama, a volte è affettuoso con lui, a volte non lo sopporta e ci litiga.

E capisco Lestat che è decisamente confuso dal comportamento di Louis.

Però Louis è d’accordo a definire la loro una FAMIGLIA e a Lestat brillano gli occhi.

Come si fa a non vedere l’impegno e la passione di Lestat per la sua famiglia?

Non è perfetto, ovvio, anzi in certe cose sarebbe da prendere a scarpate, però siamo sempre lì…

Louis non interviene laddove ci sarebbe bisogno di comunicare.

Invece di dire a Lestat

Non mi piace che vai in giro a fare porcate

e di prenderlo a testate, gli viene più comodo lasciargli fare quello che vuole.

Così da non doversi sobbarcare discussioni che non è in grado di sostenere.

Lestat è un coglione che sbaglia, Louis è un coglione che non dice niente.

E ad un certo punto è chiaro che l’equilibrio precario va in frantumi.

Claudia dice che Louis e Lestat hanno

A funny way to be nice to each other” (Un modo curioso di essere carini l’uno con l’altro)

e questa frase detta dalla loro figlia racchiude tutta l’essenza del loro rapporto.

Hanno un modo loro di interagire, sono affari loro.

All’inizio Louis orgoglioso dice che Claudia ha preso da lui, perché sembra restia ad uccidere esseri umani.

Dopo si troverà di fronte una macchina della morte peggio di Lestat e dovrà ricredersi.

Claudia ha sempre fame e vuole sempre uccidere.

Louis (in denial) Ha solo bisogno di dormire.”

Lestat (più pratico) “Ha bisogno di essere sedata.”

E se lo dice lui…

Ma Claudia e Louis hanno un rapporto più stretto tra loro e Lestat si sente perennemente escluso.

Quei due sono vampiri praticamente appena fatti, che stanno quindi condividendo più o meno le stesse esperienze, che si leggono nel pensiero e si divertono con le stesse cose.

E poi Louis ADORA Claudia.

Chiaro che Lestat soffre di una situazione del genere.

Anzi, riesce ad accettare molte cose che succedono con fin troppa tranquillità, per essere uno con un caratterino mica troppo stabile.

Ciò significa che gli interessa far funzionare tutto, che avere una famiglia gli piace.

Vedo più impegno da parte sua che da parte di Louis, che con le sue crisi esistenziali e le sue paranoie sembra avere sempre una scusa buona per lamentarsi e dire che la vita fa schifo.

Claudia mano a mano sviluppa esigenze da creatura che cresce.

E ci credo, i tuoi genitori sono due imbecilli.

Vivono in un castello con quaranta stanze e le bare le mettono tutte nella stessa.

I due si accoppiano e quella sente.

Ma siete pure cretini, è vampira, sente benissimo se vi infilate uno nella bara dell’altro.

Per non parlare del resto che è costretta a sentire.

Claudia ottiene la sua stanza privata. 

E grazie.

E ottiene un sacco d’altre cose mano a mano che cresce.

Però un paio di domande comincia a farsele.

Vede amore attorno a sé e lo vuole anche per lei.

Si rende conto che sarà sempre racchiusa nel corpo di una quindicenne, allora prova ad imitare le donne che vede in giro e vestirsi come loro, per mostrare l’età che lei sente di avere.

Qui la crescita di Claudia è giocata meglio.

Ci sta che un’adolescente imiti con un certo successo una donna adulta.

Successivamente Claudia si innamora.

Menzione d’onore al ragazzo di cui s’innamora, Charlie, che alla prima uscita con lei le dice subito “Sei piccola.

Evviva il cielo!

E lui è pure un ragazzo giovane, eppure si preoccupa che lei sia troppo più giovane di lui.

Quando mai si vede ‘sta cosa nelle opere d’intrattenimento.

Lei poi si sbraccia per dar prova della sua età.

Chiaro che per esigenze di copione ad un certo punto lui deve crederle e la storia andare avanti.

In un mondo ideale non sarebbe questione di prove fornite, ma più di scarso interesse per un aspetto troppo giovane che non dovrebbe attirarti.

Ma il ragazzo in questione non è un uomo maturo, ci sta che possa essere attratto da Claudia.

Mentre legge i diari di Claudia, Daniel si trova ancora ad avere a che fare con Rashid.

Io spero spero spero che gli autori abbiano qualcosa in mente per ‘sti due, perché li adoro.

Faccia di Rashid quando Daniel parla.

Faccia di Daniel quando parla con Rashid.

Però sei anche tu che gli vai a rompere le palle mentre prega…

La battuta che Daniel fa sulla sua malattia è interessante.

Rashid (visto che Daniel deambula per casa) “Ha ciò di cui ha bisogno, mister Molloy?

Daniel  (mister sarcasmo) “Una cura per il Parkinson?

Non è qualcosa che si dice con tanta leggerezza e a gente a caso.

Sembra quasi che gli autori vogliano iniziare un certo discorso su Daniel.

Nella storia originale viene vampirizzato anche per salvarlo dalla morte, quindi forse potrebbe succedere anche qui.

Incrocio le dita.

Daniel tiene un foglio di informazioni raccolte su tutto e tutti e ne ha uno anche su Rashid.

Perché Rashid solleva curiosità, è materiale interessante al di là del racconto di Louis.

I diari di Claudia proseguono e arriva il momento in cui il delicato equilibrio della famiglia si spezza.

Prima di tutto giunge la notizia della morte della madre di Louis.

Al funerale, con disgusto, la sorella dice a Louis che lui e Lestat non sono adatti per avere una figlia.

Tu invece che ne hai tre sei adatta, vero?

Sulla base di che, del fatto che te li puoi fare da sola? Che pena.

Mi piace come Louis si comporta con lei, come la minaccia e la spaventa.

Ogni tanto ha delle uscite da vampiro decente.

I soldi questa se li è sempre presi, da dove pensava arrivassero, dal cielo?

Comodo fare i moralisti quando tutto ciò che devi fare è intascarteli, i soldi sporchi, stronza.

E poi giudichi.

Ma vaffanculo.

Lestat cerca di fare di più il padre e porta Claudia a caccia.

Solo che non le spiega benissimo.

Quella è curiosa e finisce che non è proprio una caccia pulita.

La porta dove le coppiette si vanno ad accoppiare e quella rimane affascinata dall’accoppiamento più che dalla roba da mangiare.

Lestat dice una frase che si perde in mezzo a tutte le altre, ma che a me piace molto e che rivela molto del suo animo.

Dice che lì è dove le coppie vanno ad unirsi e dice che lì è dove “One and one makes one” (Uno più uno fa uno)

Ed è una visione molto romantica dell’atto, che trovo si applichi bene ad un vampiro.

Lestat incoraggia la killer in Claudia, Louis non è d’accordo.

Non ha senso che Louis voglia crescere una figlia insieme al compagno e poi non accetti che parte degli insegnamenti arriveranno dal compagno e non saranno come i suoi.

I figli si crescono insieme e tu sai con chi stai crescendo tua figlia.

Non puoi pretendere che Lestat le insegni l’arte di amare gli umani, le insegnerà l’opposto.

E forse se gli avessi lasciato fare questa cosa fino in fondo Claudia non si sarebbe trovata nella situazione in cui poi si trova.

Al primo incontro passionale con Charlie, Claudia lo drena completamente e lo uccide.

Geniale.

Geniale questo modo di creare il caos in famiglia.

E di creare il risentimento nella ragazza che poi esploderà nei prossimi episodi.

Un po’ tirato il fatto che lei, giunta a quella età e dopo tutte le uccisioni, non sia in grado di controllarsi e fermarsi prima che l’umano muoia.

Però la solita suspension of desbelief aiuta e per il bene della storia si accetta.

Charlie muore nella disperazione di Claudia ed è qui che Lestat fa il vero bastardo.

Piuttosto ingiustificato, devo dire.

Non gli cerco giustificazioni, ma vorrei capire perché fare e dire certe cose a Claudia in quel modo.

Perché con quella brutalità.

Le dice che Charlie ormai è morto, che l’ha ammazzato lei, che non ci si innamora degli umani, che gli umani muoiono mentre i vampiri no e che affezionarsi a loro è doloroso.

Non la mette giù in questi termini, ma è quello che intende.

Le intenzioni di Lestat sono buone, i modi che usa pessimi.

È un cretino che passa sempre dalla parte del torto nel momento in cui passa ai fatti.

Nella teoria è perfetto, nella pratica un casinista.

Lui sa cosa vuol dire amare un umano, perché prendersi gioco di Claudia e del suo amore?

Poi un amore adolescenziale, che è il peggiore che si possa provare.

Ti sembra che non esista altro, ti sembra che se non vivrai quell’amore allora non varrà la pena continuare a vivere.

A Lestat manca la delicatezza per affrontare questo tipo di crisi e toppa alla grande.

E qui non so bene spiegarmi perché non tenti di più.

Sembra sia affezionato a Claudia, sembra a volte che ci tenga, perché perdersi così?

Le mostra il cadavere di Charlie che brucia, obbliga Claudia a guardarlo.

L’insegnamento brutale dietro al gesto è chiaro, ma non necessario.

Un approccio amorevole e comprensivo con Claudia avrebbe funzionato molto meglio.

Forse all’improvviso Lestat si è reso conto che avere una vampira adolescente è più di quello che si poteva immaginare.

Un rischio.

Un pericolo per lui stesso, per Louis e per la loro vita insieme.

Di base Lestat ama Louis e Louis soltanto, il resto è contorno.

E se il contorno compromette la loro sicurezza diventa sacrificabile.

Un po’ Hannibal con Abigail; finché giochi seguendo le regole tutto a posto, quando sgarri la paghi.

Claudia è diventata troppo tutto insieme e forse va fermata in modo brusco.

Nell’ottica della creatura che deve salvaguardare la sua esistenza e quella del compagno io comprendo.

E da questo momento in poi soprattutto Lestat si attira l’odio di Claudia.

In realtà penso che Claudia dovrebbe odiare entrambi allo stesso modo.

Nel momento in cui lei comincia ad odiare la sua natura vampiresca, che l’ha bloccata nell’adolescenza, dovrebbe pensare che Louis è tanto colpevole quanto Lestat.

Ma lei ce l’avrà molto di più con Lestat, sempre per il principio che è molto più facile etichettare come cattivo quello stronzo, impulsivo e drastico.

Mentre quello amorevole e comprensivo, anche se ha le stesse colpe, risulta più perdonabile.

Infine Daniel chiede a Louis Dov’erano questi diari di Claudia nel 1973?

Sparsi in giro per le varie città” risponde Louis.

Balle,” commenta Daniel.

E come sono d’accordo con te, Daniel.

Provo a spiegarmi perché Louis non abbia toccato l’argomento Claudia con Daniel all’epoca.

E posso solo concludere che Louis amava Claudia come una figlia e che parlare di lei ad un ragazzo appena incontrato in un bar non le avrebbe reso giustizia.

La ferita era troppo recente.

Daniel non avrebbe compreso appieno, data la giovane età.

In realtà ha molto più senso la decisione presa da questo Louis della serie rispetto a quella presa dal Louis del libro che racconta di Claudia A QUEL MODO parlando ad un ragazzo.

Un ragazzo che non si stupisce più di tanto degli aggettivi usati dal vampiro per descrivere una bambina di cinque anni.

Almeno il Louis qui nella serie questo dice, che non voleva condividere l’argomento Claudia con il Daniel giovane incontrato all’epoca.

Daniel adesso è un uomo maturo e ha anche due figlie, può capire di più.

Daniel in realtà non è d’accordo nemmeno con questa giustificazione.

Dice che Louis non ha voluto ammettere, all’epoca, che Claudia era arrivata a fare da “Band-aid for a shitty marriage” (Cerotto per un matrimonio di merda).

Capisco perché Daniel lo definisce così.

Soprattutto capisco perché Daniel è così pronto a smontare tutto ciò che dice Louis e a sostenere l’esatto opposto di ciò che lui sostiene.

Ma i miei two cents in proposito sono, ovviamente, che quello tra Louis e Lestat non mi dà affatto l’idea di essere un matrimonio di merda.

Credo sia stato commesso un errore con Claudia, quello sì.

Che sia stata tirata in mezzo e usata in un contesto in cui entrambi i suoi creatori non erano nel giusto stato mentale per prendere una decisione del genere.

E una decisione del genere non era neanche possibile da prendere col consenso della persona da vampirizzare, perché troppo giovane.

Non era uno shitty marriage, era una shitty situation e Claudia ci si è trovata nel mezzo.

Claudia è stata fatta in preda alla fretta, non per rattoppare una relazione.

Però Louis dice che probabilmente Claudia si sentiva come il rattoppo ad un matrimonio che stava fallendo.

E quello stato d’animo, insieme alla morte di Charlie, segna il cambiamento di lei nei confronti di entrambi.

Ma in particolare nei confronti di Lestat.

 

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Scrivo da quando ho preso in mano una penna per la prima volta. All’epoca mi limitavo a ricopiare le lettere che vedevo, poi col tempo ho imparato a metterle insieme per comporre parole e da lì in avanti è stata tutta una discesa nel pozzo senza fondo della mia immaginazione e della mia logorrea.
Qui ne troverete svariati esempi.
Amo l’intrattenimento ma sostengo a gran voce i numerosi, necessari, abissali cambiamenti che deve fare per diventare un intrattenimento giusto per tutti.
Serie tv di cui potrei parlare per i secoli a venire: Hannibal, Our Flag Means Death, The Sandman…
Film della mia vita: Predestination, Big Fish, Donnie Darko, Men & Chicken…
I MIEI Videogiochi: Death Stranding, The Last of Us Part II, Little Nightmares.

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