Secondo me sentiremo parlare molto di questo Holstin, che io ho scoperto per caso su Twitter, ops pardon X! Per me rimane Twitter col suo bellissimo uccellino celeste! Tiè! Tornando a noi, Holstin è un interessante indie game dello studio indipendente polacco Sonka artefice di titoli come Book of Demons. Non ha ancora una data di uscita ufficiale.
Ho giocato la Demo di Holstin in compagnia vocale di Len, è un indie game del team di sviluppo polacco Sonka, che si svolge negli anni ’90.
Essendo una demo quello che scrivo sono solo impressioni di un titolo a cui il team di sviluppo sta ancora lavorando.
Il gioco innanzitutto uscirà anche su PS4 e Ps5 oltre che su PC, infatti io la demo l’ho scaricata da Steam.
La cosa che salta subito agli occhi è il richiamo ai Resident Evil e in parte anche a Silent Hill.
Mi spiego meglio.
Il personaggio ha un inventario sicuramente più capiente dei poveri disgraziati di Resident Evil, però quando abbiamo trovato un oggetto anche il suono dell’azione di prenderlo e il fatto di esaminarlo e combinarlo con altri oggetti mi ha fatto pensare ai titoli Capcom.
Anche il famoso fusibile mancante è un richiamo, così come la frase: “C’è una lampadina che faccio l’accendo?” Tipica frase di Silent Hill: “C’è una scala che scende che faccio scendo?”
Altra cosa che non ho potuto testare, ma che abbiamo capito, è la funzione di 3 carte telefoniche, che servivano negli anni ’90 a telefonare nelle cabine stradali.
Sicuramente è il sistema di salvataggio del gioco.
Quindi nei Resident Evil c’è la macchina da scrivere, in Holstin si usano i telefoni pubblici con le relative schede telefoniche di quel decennio.
La cosa frustrante per me sono sempre gli enigmi, nella demo solo ambientali per fortuna, gli enigmi in generale per intenderci, chi mi conosce lo sa bene.
Quindi questo capire come illuminare le varie stanze avendo all’inizio solo un fusibilie da spostare a seconda della location da spippolare, prima di trovare il secondo fusibile, è stato noioso.
Togli la lampadina metti la lampadina, tutto questo per liberare le varie vie di passaggio dalle “alghe” sparafleshanti che sparicono solo con la luce.
Meno male che c’era Len!
Io sono più per i giochi d’azione, dove la mia attenzione si concentra su chi devo eliminare per proseguire e come devo farlo senza che il mio personaggio mi faccia finire nella schermata “You died”!
E quindi non potevamo non far vedere la seconda demo, quella dove affrontiamo il problema di questa città.
Diciamo che nella parte action ho dato il meglio di me! Si fa per dire ovviamente. Il game over è arrivato per ben due volte! Vabbè ma non è un problema, né mi sento di accampare scuse, è un gioco particolare, con un punto di vista particolare e anche se giocavo con il pad, in questa seconda parte, non mi sono trovata benissimo.
Sicuramente è un gioco che farà parlare di sé e per gli appassionati del genere sarà una soddisfazione giocarlo.
La parola a Len:
Lara ha scovato Holstin e mi ha gentilmente invitato a seguirne le demo con lei in vocale.
Devo dire che l’impressione è molto positiva.
Non si trovano più giochi così oggigiorno e ogni tanto noi (intendo io) nostalgici amiamo questi ritorni al passato.
Holstin ricorda i giochi degli anni ’90 con in sottofondo richiami ai grandi horror come Resident Evil e Silent Hill.
Quindi ci si ritrova subito immersi nell’esplorazione e nella risoluzione di enigmi, ma si sente che la minaccia è dietro l’angolo e presto ci si dovrà difendere.
Al momento l’uscita del gioco non è ancora stata annunciata, perciò le mie impressioni si basano solo sul poco che ho visto.
Eppure già quello mi intriga.
La grafica è semplice, di altri tempi, anche quella ricorda proprio l’epoca in cui l’avventura tra l’altro è ambientata, il 1992.
C’è la possibilità di giocare due demo diverse, poi, cosa molto intelligente.
Una demo esplora la parte dell’avventura fatta di enigmi ambientali e puzzle, l’altra demo invece punta i riflettori sull’aspetto action del gioco.
È a tutti gli effetti un horror e direi che l’atmosfera ci azzecca in più occasioni, anche se le minacce durante l’esplorazione non sembrano molte.
Almeno nella parte di demo provata da noi, ovvio che il gioco completo potrebbe essere diversissimo.
Un po’ di nemici qui e lì non dispiacerebbero, anche mentre si esplora la casa, ad esempio.
E lo dico io che non amo lo stato di tensione mai.
Il protagonista ha a che fare con qualcosa di orribile che ormai ha invaso tutta la città: una sorta di infestazione di robe che sembrano tentacoli impazziti detti in amicizia la melma.
Questa melma si sconfigge con una luce di qualsiasi tipo.
Gli altri nemici sono gli esseri umani posseduti da questa melma.
Quelli vanno schivati, calciati via e presumo anche abbattuti a fucilate.
Ma nella demo action con Lara non siamo arrivati fino allo scontro a fuoco.
Il difetto delle demo è anche il loro pregio.
Nel senso che sono lunghe e articolate e quello è un bene, ma se muoio o ho bisogno di stoppare il gioco per qualsivoglia motivo devo poter salvare e non ricominciare da dieci minuti prima o peggio dall’inizio.
Quello lo sottolineerò sempre come difetto: non poter salvare o checkpoint troppo distanti tra loro non aggiungono pepe al gioco, per me solo frustrazione.
Quindi per ragioni di tempo parte della demo non è stata esplorata.
Sembrava poi che non ci fosse la possibilità di giocare col pad, ma nella seconda demo Lara è riuscita ad usarlo.
Non so se si è trattato di un aggiornamento, perché nella prima demo non è stato possibile farlo.
Il combat e la corsa con tastiera e mouse non erano comode, mentre mi è parso che Lara giocasse molto meglio col pad.
Del resto col mouse già si notava una certa difficoltà nell’esplorazione della casa, ma quando si è sereni e non ci sono nemici da sconfiggere si passa sopra anche a dei movimenti poco fluidi del personaggio.
La cosa cambia quando devi correre, prendere la mira, sparare, colpire…
Per fortuna è possibile usare il controller.
La traduzione in italiano è molto apprezzata, ma decisamente scarsina, al momento.
Si capisce quello che si deve fare, ma i sostantivi usati per indicare le cose sono a volte fuorvianti.
Vedi il termine CARTA per indicare la MAPPA.
Grande doppiaggio e una menzione d’onore alla doppiatrice polacca di Anita.
Tirando le somme questo gioco offre moltissimo di ciò che era il bello dei vecchi giochi: inventiva, spirito risolutivo, pensare fuori dagli schemi per tirarsi fuori d’impaccio con l’aggiunta della parte action survival che movimenta le cose.
Di certo sono curiosǝ di vedere il gioco completo.