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Assassin’s Creed Valhalla: Due parole sul DLC l’Ira dei Druidi

Assassin’s Creed Valhalla: Due parole sul DLC l’Ira dei Druidi

L’Ira dei Druidi è il primo importante DLC post-lancio di Assassin’s Creed Valhalla, anche se la sua storia, sfortunatamente per noi giocatori, non si ricollega molto bene alla storia principale. Eh sì, oggi voglio parlarvi dell’unico DLC che ho già giocato durante la mia avventura in Valhalla, sulla quale sto ancora sportiveggiando, divertendomi come se fosse la mia prima run, invece è la seconda!

La mia impresa titanica di giocare tutti gli Assassin’s Creed sul mio canale YouTube procede a gonfie vele con Assassin’s Creed Valhalla.

Oggi voglio parlarvi dell’unico DLC che ho giocato fino ad ora, l’Ira dei Druidi.

Il franchise di Assassin’s Creed ha generalmente fatto affidamento sui DLC basati sulla trama per migliorare la narrativa del gioco base.

Di solito i DLC vengono usati per approfondire la trama di un gioco oppure di un personaggio. Ma anche per spianare la strada magari ad un seguito. La butto lì.

Il primo dei due DLC basati sulla trama post-lancio di Assassin’s Creed Valhalla, l’Ira dei Druidi, non rientra in nessuna di queste opzioni.

Senza molto ricollegarlo alla storia principale di Valhalla o al franchise nel suo insieme. Il DLC non è collegato in nessun modo alla trama principale.

In questo DLC, Eivor riceve una lettera da suo cugino Barid che le dice che desidera rivederla.

Barid è diventato il re di Dublino, un’importante città portuale dell’Irlanda.

All’arrivo in Irlanda, Eivor scopre che Barid cerca di proteggere la sua corona assicurandosi la fiducia del futuro Sommo Re d’Irlanda Flann Sinna, un uomo che desidera unire tutto il paese. Che siano cattolici o druidi, lo scopo è riunirli tutti sotto il suo governo.

Eivor accetta di aiutare suo cugino, collaborando anche con la commerciante molto astuta Azar per aumentare la posizione finanziaria di Dublino.

Collaborando anche con la misteriosa e affascinante poetessa canterina Ciara per fermare i Figli di Danu, un culto determinato a preservare il popolo druido distruggendo i sempre più cattolici leader dell’Irlanda.

Ma, personaggi a parte, c’è pochissimo slancio o crescita del personaggio in questo particolare arco narrativo.

Non aiuta nemmeno il fatto che, a parte Ciara, nessuno dei personaggi del DLC sia poi così interessante.

Non mi è mai importato veramente di provare a sistemare la relazione tra Barid e Flann, ero lì che seguivo gli eventi perchè andavano fatti per copione.

E nemmeno di conoscere il passato di Azar e come aveva perso l’occhio ​​a causa di soci sbagliati.

Si suppone che Barid ed Eivor condividano un legame profondo, poiché la sua famiglia ha accolto i suoi genitori a casa loro quando nessun altro lo avrebbe fatto, permettendo a Eivor di nascere e crescere sana e salva.

È un retroscena raccontato, che non riesce a stabilire alcun tipo di parentela credibile tra i due vichinghi.

Lo stesso tipo di approfondimento storico viene utilizzato per Flann e Azar.

Il DLC ti dice di preoccuparti di queste persone, ma non fornisce mai una ragione convincente sul perché dovresti.

Il personaggio di Ciara, è l’unica eccezione a questa carrellata di protagonisti.

Durante il DLC infatti frequentandola ho scoperto perché lei, un druido, aveva scelto di schierarsi con un Re Supremo cattolico come Flann.

Inoltre, lei ed Eivor condividono diversi momenti insieme che vanno a sottolineare un percorso simile tra le due.

Entrambe hanno lasciato la loro casa per sfuggire a destini indesiderati, solo per stabilirsi tra persone che le vedono come selvagge, senza regole né limiti.

La migliore musica di questo DLC arriva anche proprio da Ciara, che in alcuni punti regala a Eivor e agli altri personaggi canzoni di incantevole bellezza. Veramente belle, una in particolare.

Il combattimento nell’ Ira dei Druidi è comunque molto soddisfacente.

I nuovi tipi di nemici druidi rappresentano una sfida interessante.

Sembrano persone come tante che indossano maschere di dubbio gusto, ma si trasformano poi in potenti e mostruose creature quando sono immersi nella mistica nebbia verde.

Ad esempio, la Strega Lupo che piazza trappole diventerà più aggressiva e lancerà incantesimi più potenti quando è sotto l’influenza della nebbia druidica.

Potenziando persino il suo compagno canino che si trasformerà in un lupo mannaro, un nemico molto forte e alquanto fastidioso da evitare.

Valhalla lo definirei una “lettera d’amore” a tutto il brand di Assassin’s Creed.

Perchè collega i precedenti 11 giochi principali e unifica le loro trame sfilacciate in un filo logico coeso di senso compiuto.

Ma L’Ira dei Druidi non aggiunge nulla di utile alla storia di Eivor e al suo arco narrativo generale.

Nonostante non sia direttamente collegato alla storia principale a me questo DLC è piaciuto.

Non mi ha sicuramente entusiasmato, ma è stata una bella parentesi.

Va sicuramente giocato e apprezzato per quel che è. Ti chiama tuo cugino, che fai, lo missi bellamente? Assolutamente no.

Poi voglio dire stabilisci rotte commerciali per lo scambio di beni che vanno anche a favore di Ravensthorpe, oh!

Se siete curiosi di vedere la mia avventura in quel di Dublino, che ho sapientemente completato al 100% vi lascio l’episodio da cui inizia e prosegue fino all’episodio 31.

 

 

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Condivido la mia passione per i videogiochi le serie tv e i film...adoro gli horror in generale...quando riescono a trasmettermi tensione!

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