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The Evil Within – La paura corre più veloce di Sebastian

The Evil Within – La paura corre più veloce di Sebastian

The Evil Within è un capolavoro di gioco uscito nel 2014 e MAI invecchiato da allora. Giocarci è stata una vera soddisfazione, nonostante tutto il terrore provato.

The Evil WithinSe vi narrassi tutte le vicissitudini superate per ottenere The Evil Within e giocarlo non ci credereste.

Considerando soprattutto quanto mi sono lamentatǝ nel corso dell’intero gameplay proprio della decisione presa di giocare a questo gioco.

Lamentela costante che è tipica di ogni mio gameplay e che, chi mi segue da un po’ lo sa, non significa mai nulla.

Io mi lamento sempre per paura, per nervosismo o tanto per.

Anche coi giochi che non mi piacciono la lamentela è sempre un’iperbole.

Non leggeteci mai verità.

Si gioca a tutto e si prende il gioco per quello che è: un gioco.

Ma The Evil Within è anche più di un semplice gioco, è PAURA allo stato puro.

E non ho modo di quantificare ed esprimere la PAURA che ho provato.

NULLA mi ha mai spaventato e tenuto in tensione come The Evil Within.

Guardarlo giocare era stato avvincente, ma giocarlo ha cambiato l’esperienza da spaventosa a quasi insostenibile.

Eppure ogni giorno ero lì che fremevo dalla voglia di giocare.

A facile, tengo sempre a specificarlo.

È proprio mentre giocavo a questo gioco che ho scritto il pezzo Playstyle sul mio blog.

The Evil Within mi ha portato ad analizzare le cose che faccio mentre sono in preda al panico e da ciò è scaturita tutta una serie di considerazioni sul mio modo di affrontare certi giochi.

Perché ero in preda al panico costantemente.

Con The Evil Within non ci sono momenti di tranquillità prolungati.

A volte capitano quei due minuti in cui passeggi e raccogli roba, ma forse non si arriva nemmeno a due minuti interi.

Bisogna sempre sparare, difendersi, correre o nascondersi.

Beh, correre…

Sebastian è un bradipo che nessuno può battere.

Credo che gli sviluppatori abbiano apposta dato la sensazione che Sebastian vada lentissimo proprio per rendere più angoscianti le scene di inseguimento che non si contano.

Io odio essere inseguitǝ, braccatǝ, dovermi nascondere per sopravvivere.

E, nonostante qui abbia dovuto fare tutto ciò in più occasioni, ho ADORATO questo gioco.

È pieno zeppo di cose da fare, ma molto equilibrato in quello che ti chiede e quello che ti dà.

Non ho mai avuto problemi di munizioni, nonostante io ne sprechi a iosa, mai dovuto ripetere pezzi lunghissimi dopo essere mortǝ, mai faticato per poter salvare e stare tranquillǝ.

Io amo giocare così.

In più nemmeno un bug, nessun difetto, nulla di cui potermi lamentare seriamente.

E i capitoli sono perfetti, né troppi né pochi.

The Evil Within è un vero piacere misto a terrore.

FANTASTICO.

E come al solito condivido la mia impresa con voi, se avete voglia di vedere coi vostri occhi cosa abbiamo combinato Sebastian ed io insieme.

Siamo ancora all’inizio, il gameplay sarà lungo e periglioso.

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Scrivo da quando ho preso in mano una penna per la prima volta. All’epoca mi limitavo a ricopiare le lettere che vedevo, poi col tempo ho imparato a metterle insieme per comporre parole e da lì in avanti è stata tutta una discesa nel pozzo senza fondo della mia immaginazione e della mia logorrea.
Qui ne troverete svariati esempi.
Amo l’intrattenimento ma sostengo a gran voce i numerosi, necessari, abissali cambiamenti che deve fare per diventare un intrattenimento giusto per tutti.
Serie tv di cui potrei parlare per i secoli a venire: Hannibal, Our Flag Means Death, The Sandman…
Film della mia vita: Predestination, Big Fish, Donnie Darko, Men & Chicken…
I MIEI Videogiochi: Death Stranding, The Last of Us Part II, Little Nightmares.

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Comments

  1. Un gioco davvero ben fatto. Mi sono divertito da matti nel giocarlo e sto seguendo il tuo gametrough sul canale YouTube. Anche Outlast non scherza …. anche se non amo troppo dover solo scappare e nascondermi.

    • Ecco, con Outlast non ce la farei davvero.
      Ad una certa DEVO difendermi.
      Outlast mi darebbe quel tipo di ansia che mi rovina il divertimento. Anche se è un altro gioco eccezionale.

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